IT Alert, test ok in Liguria: la reazione dei liguri

LIGURIA - Per alcuni il test è avvenuto con qualche minuto di ritardo, ma per la maggior parte dei liguri alle ore 12:01 una sirena ha squillato su tutti (o quasi) i telefonini della Liguria. Nessuna paura perché è stata solo una prova: si è trattato un messaggio di test da parte di IT-Alert, ovvero il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale che entrerà in vigore entro i primi mesi del 2024. In contemporanea la sperimentazione è avvenuta in Regione Lazio: le sale operative di Protezione Civile erano contemporaneamente collegate per monitorare come stava andando. 

In tutta la regione hanno suonato circa 2 milioni di smartphone, agganciati alle celle telefoniche operanti sul territorio ligure. Il sistema IT-alert non sostituirà le modalità di informazione e comunicazione già in uso a livello regionale e locale, ma andrà a integrarle, senza bisogno di essere iscritti a canali Telegram o altro. Sono state solo 7, in un'ora, le telefonate effettuate al 112 di persone, per lo più anziani, allarmate dal test. Segno anche di come la campagna di comunicazione sia stata efficace. 

Per ricevere il messaggio di allerta basta che il telefono sia acceso e non in modalità aereo. Se il telefono è impegnato in una chiamata, la telefonata non si interrompe ma si avverte un suono in sottofondo o subito dopo che è terminata. Il messaggio di test di oggi è stato impostato per un'ora, pertanto chi avesse acceso più tardi il cellulare lo ha poi ricevuto in un secondo momento. Anche i telefoni in modalità silenziosa hanno iniziato a squillare. 

Tutti i dispositivi agganciati a celle di telefonia mobile in Liguria hanno emesso un suono distintivo diverso da quello delle notifiche a cui siamo abituati. L'assessore alla Protezione civile di Regione Liguria Giacomo Giampedrone: "Il sistema ha risposto molto bene, non stiamo registrano criticità".

"Ricordiamo che questo messaggio è salvavita, un'arma in più per la Protezione Civile di raggiungere le persone in una situazione emergenziale e avvertirle del pericolo. Siamo in Liguria, sappiamo quante vite sono state pagate per emergenze di questo tipo e quindi chiedo a tutti di poter come dire accettare questo nuovo sistema sempre più efficace e immediato"

IT-Alert, infatti, è un nuovo sistema di allarme pubblico per l'informazione diretta alla popolazione, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso. Nelle prove precedenti che si sono svolte nelle altre regioni, si è raggiunta la copertura dell'85% dei cellulari presenti sul territorio. 

It-Alert verrà attivato ufficialmente in caso di gravi emergenze o di eventi catastrofici imminenti o in corso. Non verrà utilizzato in eventi a elevata incertezza, fortemente localizzati o con un margine assai breve di prevedibilità o di evoluzione. Invierà il messaggio in caso di maremoto generato da un sisma; collasso di una grande diga; attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli; incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica; incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso); precipitazioni intense. E proprio su questo fronte la Liguria sta dialogando per implementare le comunicazioni durante le allerte meteo che "resteranno, ma potranno comunque avvalersi di uno strumento ulteriore". 

Ogni dispositivo mobile può ricevere un messaggio IT-alert: il servizio è anonimo e gratuito per gli utenti. E c'è anche un po' di Liguria in questo progetto grazie a Fondazione Cima, "un centro di eccellenza del Dipartimento della Protezione Civile Regionale in Liguria, ma è anche Dipartimento nazionale. Abbiamo sviluppato in strettissima collaborazione questo sistema che sfrutta una tecnologia che funziona in Europa anche da diversi anni", spiega a Primocanale Cosimo Versace.

Come funziona? "Un procedimento abbastanza semplice: nello stesso messaggio si indica sia il testo sia i metadati, cioè dove deve arrivare, a che ora deve partire. Dopodiché il messaggio viene semplicemente consegnato agli operatori di telefonia noti, che attivano le antenne sul territorio soltanto nella zona che era contenuta nel messaggio".