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I mitilicoltori erano stati messi in ginocchio dalle orate, che avevano depredato gli allevamenti di muscoli
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Da nove anni alla Spezia è partito un importante allevamento di ostriche che è arrivato a vendere anche 100 quintali di prodotto all'anno, e i numeri sono in salita. Sono proprio le ostriche italiane a salvare i mitilicoltori spezzini che avevano subito importanti perdite per via delle orate che avevano depredato nei mesi scorsi gli allevamenti di muscoli. Lo ha spiegato a Primocanale Paolo Varella, Presidente Cooperativa Mitilicoltori Spezzini: "Nello spezzino contiamo fino a 100 quintali di venduto di ostriche all'anno, e quest'anno faremo un salto di scala". 

Questo perché "a causa dell'enorme predazione da parte delle orate sui muscoli, abbiamo fatto di necessità virtù:  aumenteremo la produzione delle ostriche anche perché c'è una fortissima richiesta del mercato interno, soprattutto di ostriche italiane".

Alla Spezia dal 6 all'8 di ottobre ci sarà un importante momento di confronto sulla produzione italiana di ostriche: a Calata Paita si terrà il primo festival dedicato all'ostrica italiana "sostenibile, prelibata, per tutti", ovvero l'Italian Oyster Fest. La manifestazione porta alla Spezia aziende produttrici da tutta Italia incluso un ospite francese. Oltre alla Liguria, sono rappresentate le produzioni provenienti da Sardegna, Puglia, Veneto, Emilia-Romagna. La manifestazione è organizzata da Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, Lega Coop e cooperativa Mitilicoltori spezzini.