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GENOVA - Sì terrà a Genova la fase finale della terza edizione dei mondiali di plogging, una disciplina che unisce sport e cura dell’ambiente che si pratica raccogliendo i rifiuti mentre si corre.

"Nasce in ambito istituzionale - racconta il suo inventore Roberto Cavallo -. Io di mestiere mi occupo di consulenze ambientali, sono un esperto per la commissione europea e l'allora commissario all'ambiente, siamo nel 2014, aveva bisogno di un'idea per lanciare la sensibilità contro l'abbandono dei rifiuti. Un amico che correva in montagna mi ha raccontato di aver corso da Aosta a Ventimiglia, dalla montagna al mare che spesso è anche il percorso dei rifiuti, allora gli ho detto 'allenami, però raccogliamo i rifiuti e lo raccontiamo'. Una pazza idea che oggi sta raccogliendo migliaia di adepti e un campionato mondiale, quindi va bene così".

Quella di Genova sarà solo la fase finale del torneo che ha visto partecipanti da tutto il mondo: "Siamo alle finali del campionato mondiale che è partito in primavera con delle gare qualificanti - spiega Cavallo -. Una qualificazione virtuale: ognuno a casa sua corre un pezzo e ci manda le sue performance. I primi 90 più dieci wild card partecipano alla fase finale. Quello che continua ad allargarsi è l'internazionalità: abbiamo anche giapponesi, messicani, uruguayani. È incredibile come questa disciplina che potrebbe anche non esistere stia conquistando il mondo".

Ai mondiali 15 nazioni saranno rappresentate da 100 atleti che correranno lungo i sentieri del parco delle mura sabato 30 settembre. L'obiettivo è quello di battere i record della passata edizione, quando furono raccolti oltre 1.100 kg di rifiuti abbandonati nella Valli olimpiche di Torino 2006.

"Sport e ambiente sono un connubio indissolubile. Amiu non poteva esimersi da collaborare con l'organizzazione dei Mondiali di plogging, una disciplina che unisce la sensibilità ambientale e la tutela del territorio ai valori più profondi della pratica sportiva – aggiunge il presidente di Amiu Genova Giovanni Battista Raggi – Il nostro auspicio è che l'entusiasmo degli atleti che giungono sul nostro territorio da tutto il mondo possa contagiare anche i genovesi e i liguri per una sempre più attenta gestione dei rifiuti domestici. Il nostro auspicio, per assurdo, è che grazie all'esempio dei campioni di plogging, diventi impossibile organizzare un nuovo mondiale di tale disciplina a Genova per carenza di rifiuti abbandonati per strada! Scherzi a parte, onore e ammirazione per gli sportivi che si cimenteranno nel campionato, invitando tutti i nostri concittadini alla manifestazione e a condividere i valori di questo sport".

Non solo la corsa: per il mondiale di plogging sono previsti numerosi eventi a partire dal 28 ottobre, appuntamento al teatro di campomorone, fino al primo di ottobre, sempre con un occhio alla salvaguardia dell'ambiente.

"Dopo il grande successo del Grand Finale di The Ocean Race, Genova si prepara a diventare il palcoscenico dei Mondiali di plogging: una disciplina che alla pratica sportiva affianca un’importantissima attività di tutela dell’ambiente e di sensibilizzazione sul benessere dell’ecosistema urbano – dichiara l’assessore comunale allo sport e turismo Alessandra Bianchi – Tra due weekend la nostra città sarà invasa da un centinaio di atleti provenienti da tutto il mondo che si sfideranno in una gara dove, a vincere, saranno il rispetto per l’ambiente e la promozione di buone pratiche ecologiche. Un evento di caratura internazionale all’insegna della sostenibilità che, è proprio il caso di dirlo, ci farà correre ancora più velocemente verso il grande obiettivo di Genova Capitale europea dello Sport 2024, la rassegna di tornei, eventi e manifestazioni sportive, agonistiche e amatoriali, che l’anno prossimo metteranno Genova al centro della scena sportiva europea, promuovendo a livello internazionale la nostra città dal punto di vista turistico e confermando la nostra idea che sport e turismo siano un binomio vincente per promuovere, allo stesso tempo, sviluppo economico e salute dei cittadini".