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GENOVA - I 465 milioni di euro in arrivo dal Governo per gli investimenti nei trasporti pubblici rappresentano una grande opportunità per Genova, per questo non vanno assolutamente sprecati. Attorno all'utilizzo di questi soldi si è scatenato dibattito, a cui ha preso parte anche una figura importante come Arcangelo Merella, assessore al Traffico e ai Trasporti dal 1997 al 2007 e successivamente referente nazionale per Anci.

"Non credo che il progetto tenga conto di una visione complessiva di come si possa modificare il sistema dei trasporti collettivi ma vada avanti per singoli episodi", ha commentato. "Questo finanziamento è caratterizzato da un investimento che riguarda la creazione di quattro assi attrezzati lungo le quattro vallate, con sistema misto filoviario e elettrico, per nulla simile ad una scelta di carattere radicale come il tram".

Il timore dell'ex assessore è che le innovazioni introdotte dal nuovo progetto possano non rendere più agevole la circolazione dei mezzi di linea sulle strade del capoluogo: "Questi assi vanno bene, a prescindere dalla tecnologia, se sono in sede protetta e riservata almeno per il 90%, altrimenti lo sforzo di rendere competitivo il trasporto pubblico nei confronti di quello privato verrà vanificato".

La metropolitana di Genova viene invece definita da Merella "la più corta e costosa al mondo", anche in rapporto ai cittadini che ne usufruiscono, pochi secondo l'ex assessore rispetto al grande investimento che era stato fatto. Ma i passeggeri sono destinati ad aumentare visti i tanti progetti di prolungamento, anche se non tutti convincono Merella: "È giusto prolungare la metropolitana, andando verso Terralba e San Martino e più in profondità nella Valpolcevera. È però inutile prolungare verso la Fiumara perché la linea ferroviaria costiera, che con il nodo diventerà linea metropolitana, assolve già a quest'esigenza".

In conclusione, una battuta sullo Sky Tram: "È un'illusione, i costi non verrebbero mai ammortizzati". Ma le alternative esistono: "Anni fa ho proposto il People Mover, sul modello di quello fatto a Perugia. Non è da scartare l'ipotesi del tram-treno per portare la metropolitana in Valbisagno in forma leggera, sia raso che eventualmente in sopraelevazione con costi molto ridotti.

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