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LA SPEZIA - "Su 49 sopravvissuti a bordo, 32 sono minori non accompagnati, tra cui una ragazza molto giovane che viaggiava da sola. I bambini che vediamo qui a bordo hanno affrontato viaggi estremamente diversi attraverso il deserto e hanno subito molte violenze e abusi" così Sebastien Ponsford, responsabile affari umanitari di Medici Senza Frontiere a bordo della Geo Barents in arrivo alla Spezia.

"Quello che abbiamo visto a bordo e ascoltato dai bambini è l'esposizione a diverse forme di violenza, tra cui molti casi di violenza sessuale, stupro in particolare - racconta ancora Ponsford -. Dalle parole dei bambini emerge anche il racconto di respingimenti illegali in mare e, in altre occasioni, di respingimenti illegali sulla terraferma".

L'arrivo in porto alla Spezia è previsto per le ore 9 al Molo Garibaldi. Qui come da prassi verranno eseguiti i controlli sanitari su tutti i migranti a bordo. La Geo Barents è la nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere, è al suo quarto sbarco alla Spezia. Il 28 gennaio scorso il primo approdo della nave nel porto spezzino con oltre 230 migranti. A inizio maggio il secondo sbarco di più di 300 migranti nello scalo portuale della Spezia. Anche in questo caso la macchina dei soccorsi umanitari si mise subito in moto con l'organizzazione per smistare in tutto il Nord del Paese le persone soccorse. Infine il terzo approdo risale al 27 giugno scorso quando alla Spezia arrivò la Geo Barents con a bordo 13 migranti provenienti da Siria, Sud Sudan e Palestina.