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Il ministro Locatelli ha annunciato l'arrivo dello stanziamento per il capoluogo ma per il coordinatore Consulta Regionale per l'handicap la cifra non basta. Il Comune porta avanti progetti per permettere ai disabili di raggiungere i luoghi di cultura e lavoro
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GENOVA - Quasi un milione di euro a disposizione per progetti legati a inclusione e abbattimento delle barriere per i disabili a Genova. L'annuncio è arrivato del ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli durante la sua visita genovese di fine luglio (Clicca qui).

"Se andiamo a vedere le opere che ci sono da realizzare la cifra è poca - spiega Claudio Puppo, segretario e coordinatore della Consulta Regionale per l’Handicap e vice presidente nazionale dell’associazione Anglat (Associazione Nazionale Guida Legislazioni Andicappati Trasporti) - ma questi finanziamenti si possono integrare con risorse regionali e locali". In Liguria i disabili certificati dall'Inps sono circa 60 mila

Lorenza Rosso, assessore alla Disabilità del Comune di Genova spiega: "Abbiamo una serie di progetti legati al 'Dopo di noi' e co-housing. Questo è un tema dove è necessario investire. Abbiamo lavorato a un piano geolocalizzato per l'abbattimento della barriere architettoniche. Genova è una città problematica tra salite, discese e creuze. Stiamo cercando di costruire dei percorsi interamente fruibili che servano a far raggiungere luoghi di cultura e di lavoro".

Nell'incontro con il ministro è stato consegnato un documento dove sono state scritte nero su bianco le maggiori criticità che la Liguria deve affrontare sul tema. "Serve trovare soprattutto la sinergia giusta tra enti nazionale e locali. L'incontro con il ministro è stato positivo. Tra i punti critici c'è la mancanza di specialisti in ambito psichiatrico, e poi mancano altre figure professionali operative nei centri riabilitativi, mancano fondi economici per la vita indipendente e per l'autonomia, per la fuoriuscita delle persone con disabilità dalla casa genitoriale". A fine settembre ci sarà a Rimini un meeting sul tema che affronterà le maggiori criticità.

Partire dalla scuola è l'elemento primo per permettere integrazione e occasioni. "In Italia siamo più avanti rispetto a tanti Paesi europei - spiega ancora Puppo -. La Liguria tra le regioni italiane non è tra le prime ma nemmeno tra le ultime ma serve affrontare la carenza di insegnanti di sostegno e bisogna farsi portavoce dei bisogno delle scuole e delle famiglie".

Francesco Bocciardo, atleta paralimpico del nuoto che inanella in serie, medaglie d'oro alle Paralimpiadi e ai campionati mondiali, è esempio di forza e determinazione per tutti i giovani (leggi qui). Lo sport, a tutti i livelli, può essere fondamentale per ragazzi ma anche per gli adulti disabili.

"Noi siamo un popolo pigro, dobbiamo migliorare - spiega ancora il segretario e coordinatore della Consulta Regionale per l’Handicap -. I dati dicono che chi fa attività sportiva, riesce a curare meglio non solo il fisico ma riusciamo ad abbattere anche l'uso di farmaci antidepressivi. La Liguria ha messo in campo importanti contribuiti per l'acquisto di ausili per i ragazzi che vogliono praticare attività sportiva. Inoltre è una delle regioni italiane che ha dei criteri precisi per quanto riguarda il rilascio del contrassegno per il parcheggio che libera da situazioni di indecisione. Infine ci sono contribuiti per chi prende la patente di guida che è fondamentale perché è un sintomo di autonomia, permette libertà e di sgravare i servizi di trasporto conclude Puppo.

Nel frattempo è stata prorogata al 18 settembre prossimo la scadenza del bando rivolto agli Enti del Terzo Settore e ad associazioni di famiglie per la presentazione di progetti per il "Dopo di noi": l’obiettivo è sostenere interventi infrastrutturali per realizzare soluzioni di alloggio di tipo familiare e di co-housing sociale dedicate alle persone con disabilità grave prive di supporto familiare. Il bando ha una dotazione di 500 mila euro per la realizzazione di soluzioni alloggiative innovative attraverso il possibile pagamento degli oneri di acquisto, locazione, ristrutturazione e messa in opera di impianti e attrezzature per il funzionamento degli alloggi stessi (domotica), anche sostenendo forme di mutuo aiuto tra le persone con disabilità.