
La Conferenza Unificata ha espresso parere positivo allo schema di legge delega per lo sviluppo del nuovo nucleare sostenibile. Lo rende noto il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase). "Con grande soddisfazione - commenta il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin - prendo atto della valutazione della più autorevole sede di confronto interistituzionale. Ora il testo sarà trasmesso rapidamente al Parlamento, per avviare un percorso molto atteso, che può dare all'Italia l'opportunità di sviluppare un'energia sicura, pulita, innovativa e orientata alla decarbonizzazione".
Il provvedimento sul nucleare sostenibile, spiega la nota del ministero, "punta a definire un quadro normativo organico sull'intero ciclo di vita della nuova tecnologia nucleare, sia a fissione sia a fusione. Il Governo sarà delegato a varare uno o più decreti legislativi per disciplinare la sperimentazione, la localizzazione, la costruzione e l'esercizio dei nuovi moduli, rivedere le competenze istituzionali, promuovere ricerca e formazione e riorganizzare la gestione degli impianti esistenti, dei rifiuti e del combustibile esaurito".
Nella seduta della Conferenza unificata le Regioni hanno espresso parere favorevole a maggioranza al decreto di legge delega in materia di energia nucleare sostenibile, sottolineando la necessità di "un maggiore coinvolgimento delle Regioni nella definizione degli atti normativi seguenti". Il sì condizionato manifestato dalla Conferenza delle Regioni richiede infatti che dovrà essere trovata l'intesa tra Governo e Regioni sui successivi decreti legislativi attuativi. Contrarietà al Dl nucleare è arrivata dalle Regioni Sardegna, Toscana e Umbria, che hanno espresso parere negativo sul testo
Più volte in passato il governo ha rimarcato come Genova e la Liguria possano giocare un ruolo centrale nello sviluppo delle tecnologie sfruttando anche le conoscenze tecniche e le professionalità di diverse aziende presenti nel territorio come Ansaldo Nucleare e Leonardo. Il ministro alle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso durante una visita allo stabilimento Piaggio Aero di Villanova d'Albenga a febbraio ha sottolineato come la Liguria potrà essere centrale grazie alle sue aziende per permettere "uno sviluppo del nucleare di terza generazione avanzata e di quarta generazione". Mentre il ministro Pichetto Fratin a maggio ha ribadito che "Genova ha tutte le carte in regola per candidarsi a ospitare l'Agenzia per la sicurezza nucleare".
Un ruolo centrale dibattuto anche a livello locale con il presidente della Regione Liguria Marco Bucci che durante un Terrazza Incontra su Primocanale ha confermato come "la Liguria si candida a essere il centro nazionale di ricerca" spiegando anche che le centrali potrebbero invece trovare collocazione nella vicina Lombardia. Anche la sindaca di Genova Silvia Salis, quando era ancora candidata, ha affrontato il tema dell'Agenzia di ricerca per sviluppo del nucleare da realizzare a Genova spiegando che potrebbe "lavorare in sinergia con Ansaldo Energia e con l'Iit, e creare un circolo virtuoso che porti posti di lavoro".
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IL COMMENTO
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