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"Mail bombing" verso i gruppi regionali dopo il via libera in settimana dell'attività venatoria con arco e frecce
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Un vero e proprio "mail bombing" da manuale: le caselle di posta elettronica delle istituzioni regionali nelle ultime ore sono bersagliate da un "bombardamento di messaggi email" da destinatari diversi ma dal contenuto identico, un messaggio contrario all'approvazione di un pacchetto di emendamenti sull'esercizio della caccia. Tra questi vi è l'uso dell'arco come "strumento venatorio per la caccia di selezione" perché "l'arco è previsto dalla legge quadro nazionale e in molte leggi regionali italiane".

Ma questa decisione non è piaciuta alle associazioni animaliste, che hanno subito chiesto che la decisione venisse ritrattata, così come si sono espressi contro i rappresentanti del Movimento 5 Stelle. Dalla giornata di sabato il tam tam di messaggi di posta elettronica: tutti indirizzati al Presidente di Regione Liguria e a tutti i gruppi dei partiti di maggioranza e minoranza.

Citando Tolstoj e il suo pamphlet di fine Ottocento "Contro la caccia e il mangiar carne", i mittenti passano dall'etica all'ingiustizia di infliggere agli animali una lenta agonia, quella che accade se si viene colpiti dalla freccia, attraverso che i tiratori olimpici non fanno sempre centro perfetto, altrimenti non esisterebbero le competizioni) ed è fin troppo facile ipotizzare situazioni con animali trafitti da una freccia che vagano e agonizzano anche per giorni".

"Fino a che punto di barbarie vogliamo tornare indietro nel tempo? E per favorire chi, poi?", chiedono ancora nella lettera. Per concludere infine con la richiesta di rivedere la delibera regionale.