Attualità

La fotografia dei dati Ispra colloca la Liguria in uno stato di 'severità media'. A maggio i dati Arpal hanno registrare piogge abbondanti nel Levante, nella media nel centro-Ponente. Armani (Iren): "Potenziamo infrastrutture dedicate alla depurazione"
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LIGURIA - Con giugno che segna l'avvio della stagione estiva torna d'attualità il tema siccità. Secondo gli ultimi dati dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) la Liguria è tra le regioni italiane che vivono una situazione di "severità media". In poche parole significa che le portate dell'acqua in alveo risultano inferiori alla media e che "i volumi accumulati negli invasi e nei serbatoi non sono tali da garantire gli utilizzi idropotabili, irrigui, industriali e ambientali con tassi di erogazione standard. Sono probabili danni economici e impatti reversibili sull'ambiente".

A condividere questa situazione due aree del Paese: il distretto dell'Appennino settentrionale (che ricomprende Liguria, Toscana e una parte dell'Umbria) e il distretto dell'Appennino centrale (che ricomprende Lazio, Marche, il resto dell'Umbria e una piccola parte della Romagna). Va meglio al resto del Paese dove il resto del Nord può godere di una condizione di "severità bassa" così come tutto il Sud, Sicilia e Sardegna comprese. Un maggio piovoso ma con valori da inizio anno in tutte e quattro le zone ancora al di sotto delle medie storiche del periodo.

La fotografia della Liguria scattata dai dati Arpal mostra come il Levante abbia potuto godere in questo maggio di una serie di precipitazioni intense che hanno dato al mese trascorso la 'fascia' di clima 'moderatamente umido' che non si vedeva da un po' di tempo. Clima nella media per le altre province liguri che hanno fatto registrare precipitazioni in linea con lo storico stagionale. Il Ponente è quello che soffre di più ma il mese di maggio è servito almeno a interrompere la serie in perdita per quanto riguarda le precipitazioni che si è registrata da inizio anno.

A maggio la palma di più cittadina ligure più piovosa spetta a Santo Stefano d'Aveto con 164,4 millimetri di pioggia, seguita da Torriglia (128,4 mm), Cairo Montenotte (118,8 mm) e La Spezia con 115,6 mm. Male Imperia con appena 36 mm di pioggia nel mese di maggio mentre la vicina Sanremo ha potuto contare su un apporto di 98 mm di pioggia. A Genova a maggio sono caduti 90 mm dato nella media del periodo.

In sintesi: rispetto al maggio 2022 si registra quest'anno l'apporto di maggiori precipitazioni (fino a circa 160 mm per l'interno del Levante), rispetto a valori più modesti di 30-50 mm dell'anno scorso. I piovaschi sparsi più importanti nell’interno, associati a qualche temporale che sostanzialmente hanno interrotto un aprile siccitoso, evidenziando il ritorno a un maggio più normale nei capoluoghi o moderatamente umido a La Spezia. I primi dieci giorni di giugno sono partiti bene con piovaschi sparsi e costanti utili a dare respiro con valori oltre la media. A Genova già oltre 37mm di pioggia sui 56 della media del mese.

Su Genova da monitorare la situazione dei principali bacini di contenimento idrico che a inizio anno presentavano una situazione grave. In questo senso l'amministratore delegato di Iren Gianni Vittorio Armani nel corso di un convegno a Genova organizzato dall'assessorato alla Sviluppo economico sul futuro energetico (Leggi qui) ha parlato anche dei piani per i prossimi anno: "È necessario costruire infrastrutture per il riutilizzo delle risorse più efficiente - spiega Armani -. Nell'area di Genova sono previsti da Iren un miliardo e mezzo di investimenti fino al 2030 per consentire su riuso efficiente dell'acqua da depurazione che è una risorse che noi di fatto non sfruttiamo. Risorse che serviranno per la creazione di bacini che riescano a reggere i periodi di siccità alternati ai grandi periodi di piovosità che stiamo vivendo e che mettono a rischio il nostro territorio. È molto importante il potenziamento delle infrastrutture dedicate alla depurazione. Da tempo gli impianti di depurazione della Liguria hanno avviato un percorso di potenziamento e creazione di strategie di 'best pratices', questo per la Liguria può essere fondamentale, è un elemento di competitività sia per l'uso industriale che civile" spiega Armani che valuta positivamente il progetto legato al dissalatore di Genova che l'amministrazione ha presentato al Governo.

La Regione Liguria dallo scorso anno ha fatto partire un piano di investimenti da 5,7 milioni per ammodernare, migliorare e creare infrastrutture utili a evitare di disperdere un bene prezioso come l'acqua. Tra i vari lavori in corso ci sono operazioni di installazione di nuovi serbatoi e opere sulle tubature, rifacimento e ripristino di pozzi, trivellazioni di nuovi pozzi e anche interconnessioni tra acquedotti.

Dal governo arrivano alla Liguria 2 milioni di euro per sostenere le attività agricole danneggiate dalla siccità. Mentre in Regione dal leghista Brunetto è arrivata la proposta di investire risorse per sfruttare al meglio le acque reflue depurate che vengono immessa in mare facendo perdere la possibilità di riutilizzarle e che invece potrebbero usate per diversi scopi quali: irrigazione, attività ricreative e sportive, lavaggio di strade e cassonetti e uso industriale, a un costo inferiore rispetto a quello per il suo smaltimento. Per quanto riguarda il Ponente è previsto un incontro a inizio settimana per fare il punto della situazione e stabilire misure ad hoc anche in vista di una stagione estiva che dai primissimi giorni ha già visto numeri record di turisti affollare la Riviera, l'obiettivo è evitare misure restrittive per quanto riguarda il consumo di acqua.

 

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