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GENOVA - Per Banca Carige è il giorno della decisione da parte del Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) che detiene l'88% delle quote dell'istituto di credito genovese. Sul piatto le tre offerte arrivate da Bper (Banco popolare dell'Emilia Romagna), Credit Agricole e dal fondo americano Cerberus. La lotta sembra a due: Italia-Francia con gli americani più defilati. Nel pomeriggio è attesa la decisione.

Nelle ultime ore, così come atteso, da Modena è arrivato un miglioramento dell'offerta. Nella nuova versione il Banca Popolare avrebbe limato l'onere a carico del Fitd a circa 600-700 milioni e questo consentirebbe di arrivare a un testa a testa con l'offerta di Credit Agricole. Dal gruppo francese resta il massimo riserbo riguardo all'offerta messa sul tavolo. Mentre Cerberus appare un po' più defilato.

Negli ultimi giorni si accesa li discussione attorno a fughe di notizie e impennate improvvise del titolo. Per questo diversi parlamentari liguri e non solo hanno chiesto al Governo del premier Mario Draghi di monitorare la situazione insieme a Consob e Banca d’Italia. Tra questi il deputato della Lega Edoardo Rixi e i parlamentari di Forza Italia Roberto Cassinelli e Roberto Bagnasco (LEGGI QUI). Il M5s ha anche chiesto l'utilizzo del golden power al fine di salvaguardare le prospettive e gli interessi del sistema finanziario nazionale. In attesa della decisione del Fitd il titolo apre a Piazza Affari con il segno più guadagnando il 3,3%.

Anche il governatore della Regione Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci entrano sulla questione del futuro di Carige: "Ci auguriamo che si possa cominciare un percorso di lungo respiro in cui venga soprattutto tutelata la territorialità di Banca Carige, auspicando che la sede centrale resti Genova. In primis è necessario salvaguardare i risparmiatori e la filiera delle imprese che sull’istituto di credito hanno sempre contato e su cui continuano a contare. Una banca che deve essere un punto di riferimento centrale per la nostra Liguria, anche dal punto di vista occupazionale, così come lo è sempre stata in questi anni”.

La trattativa riguarda da vicino anche tutti i dipendenti Carige che aspettano di conoscere il proprio futuro. I sindacati bancari attendono la decisione del Fitd e spiegano che la valutazione delle proposte "non può prescindere dall'esistenza di un progetto strategico di lunga durata che preservi il ruolo che la Banca ha sempre avuto nei territori e garantisca la tenuta dei livelli occupazionali e sociali, la salvaguardia professionale e retributiva ed eviti il ricorso ad una mobilità territoriale selvaggia" scrivono in una nota congiunta di Fabi, Uilca, First Cisl, Fisac Cgil e Unisin.