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Nel 1970 la petroliera inglese affondò all'ingresso del porto. Persero la vita venti membri dell'equipaggio
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E' stata una delle più grandi tragedie marittime del secolo scorso. Il 9 aprile 1970 la 'London Valour', una petroliera inglese con una stazza di 26.000 tonnellate varata nel 1956 e trasformata dieci anni dopo in una portarinfuse nei cantieri della Spezia, partita da Novorossisk con più di 23.000 tonnellate di cromo naufragò all'imboccatura del porto di Genova affondando a poche decine di metri dall'ingresso nello scalo marittimo dopo aver urtato contro gli scogli a protezione della diga foranea a causa di una forte mareggiata. Nel disastro persero la vita venti membri dell'equipaggio, in gran parte di nazionalità indiana e filippina. Furono migliaia i genovesi che assistettero impotenti alla tragedia che si consumò davanti ai loro occhi.

Guarda nell'Archivio storico di Primocanale le immagini della tragedia

Oggi Genova ha ricordato quella tragedia alla presenza di Nicholas Mavroleon, figlio dell'armatore delle 'London Valour' che ha voluto ringraziare la città e i genovesi che si prodigarono nelle operazioni per salvare i membri dell' equipaggio: "Siete persone coraggiose', ha detto donando alla Capitaneria di Porto una cornice nella quale il padre aveva conservato gli articoli che raccontavano la tragedia e l'eroismo dei soccorritori. "Era necessario ricordare - ha spiegato l'ammiraglio Alessandro Liardo, comandante della Capitaneria di Porto di Genova - ma per la pandemia non abbiamo potuto farlo in occasione del cinquantesimo. Fu un'operazione particolare perché oltre a tutte le componenti messe in campo da Capitaneria di Porto e Vigili del Fuoco, i servizi tecnici nautici con le pilotine, collaborò anche la cittadinanza non solo dal punto di vista emotivo ma anche pratico, con tanti civili che prestarono la loro opera".

Un ricordo, quello del naufragio, con la nave in balia delle onde davanti alla città, che ha segnato la vita di moltissimo genovesi: "Ricordo che mio padre mi aveva portato in Corso Aurelio Saffi, avevo 11 anni - ha ricordato il sindaco Marco Bucci -. Fu una giornata triste anche se con molti atti eroici, ma è bello che Genova ricordi sempre. Il mare vince sempre e per questo è importante che Genova abbia tutte le infrastrutture per difendersi dal mare". 

Guarda nell'Archivio storico di Primocanale la puntata di 'Terza' dedicata alla tragedia