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Per Matteo Scaruffi "situazione critica sul piano dell’organico e degli sportelli attivi"
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Da un lato negli ultimi quattro anni gli sportelli di Poste in Liguria sono passati da un migliaio a poco meno di 800 mentre dall’altro “nelle ultime settimane nove uffici postali cittadini e provinciali della regione sono stati oggetto di riapertura nell’assetto originario, razionalizzati negli ultimi anni a causa della pandemia da Covid-19: questo parziale ripristino della rete, l’ennesimo dopo quelli espletati durante il 2022, sta inasprendo ulteriormente una situazione già critica sul piano dell’organico e degli sportelli attivi”. Ad affermarlo è Matteo Scaruffi, segretario generale di SLP Liguria, il sindacato dei lavoratori delle poste della Cisl.
 
“Con il recente ingresso nel mercato di luce e gas attraverso Poste Energia, va a consolidare la gamma della propria offerta che spazia dalla telefonia all’RC Auto, dalla Fibra al Risparmio Gestito e poi c’è l’avvio del progetto Polis-Casa dei Servizi che interesserà nel 2023 8 uffici postali in comuni della Liguria con densità abitativa inferiore ai 15000 abitanti, con l’ammodernamento delle succursali e la trasformazione delle stesse in un punto di riferimento per la cittadinanza in termini di servizi multicanale, in sinergia con Agenzia delle Entrate, INPS, MIT, Ministero dell’Interno, di Giustizia, ecc. Nell’essere favorevoli a tutti questi processi di innovazione e di penetrazione nei mercati economici, siamo fortemente preoccupati per il numero sempre più esiguo di dipendenti che quotidianamente svolgono con dedizione il proprio compito, con una sempre più evidente desertificazione degli sportelli aperti".