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Almeno la metà delle richieste stanno arrivando in Regione dal Ponente da anni alle prese con problemi diventati cronici.
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Emergenza acqua in Liguria. Oggi negli uffici della Regione Liguria arriveranno le ultime richieste dei territori che verranno catalogate e ordinate poi verranno girate tra una decina di giorni al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. 

Lo scorso anno vennero chiesti 15 milioni di euro, ne vennero poi concessi solo 5. Questa volta, dalle prime informazioni, sembra che la cifra che verrà chiesta a Roma possa superare i 30 milioni.

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Come in passato anche questa volta  almeno la metà delle richieste stanno arrivando dal Ponente della regione da anni alle prese con problemi diventati cronici. A colpi di allagamenti e interruzioni dell'erogazione dell'acqua, con particolare accanimento nelle città di Imperia, Sanremo e Diano Marina, continuano i problemi lungo le condotte dell'acquedotto Roja: la principale risorsa idrica dell'imperiese. 

E' di pochi giorni fa il caso dell'inquinamento da solvente 1,2,3-tricloropropano, trovato nelle falde del torrente Argentina che ha costretto i sindaci di Sanremo e Taggia ad emettere una ordinanza per vietare l'uso dell'acqua per fini alimentari.

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"L'ipotesi più probabile che si tratti una vecchia sacca di inquinamento - ha detto il sindaco di Taggia Mario Conio a Primocanale - per colpa della siccità il pescaggio dell'acqua è sceso a quote inferiori dove probabilmente giaceva da tempo questo solvente. Dalle indagini pare che sia un prodotto non in commercio da circa dieci anni". Insomma i danni della siccità sommati a quelli di un acquedotto logoro e da ripristinare...".