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LIGURIA - Non è passato inosservato ad Egle Possetti, presidente del comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi, il cambio di nome di Atlantia, holding dei Benetton che si chiamerà Mundys

"Atlantia cambia nome e diventa MUNDYS, che pare evocare il latino 'mundis : pulito, puro'. Nessun restyling e nessun nuovo nome possono cancellare, far dimenticare, nessun bagno purificatore può affievolire quanto avvenuto - spiega Possetti -. Quando avviene una tragedia come la nostra non c’è nulla purtroppo che si possa fare per tornare indietro, anche se ci fosse buona volontà, rimangono i buchi inferti dai chiodi che sono stati piantati, noi ne abbiamo 43 di buchi, un vuoto incolmabile, abbiamo chilogrammi di rabbia, di amarezza nel vedere quanta incompetenza, delinquenza, leggerezza sia stata introdotta in tutta la vicenda".

Dal processo per la tragedia del 14 agosto 2018 continuano ad emergere nuovi dettagli sull'incuria dei controlli sulla struttura, "ogni volta che andiamo in aula ci si rivolta lo stomaco, ed aggiungiamo amarezza e rabbia", racconta Possetti, secondo cui "ora che la cassaforte della famiglia Benetton cambia nome, cessa un nome scomodo, noi visualizziamo già il futuro, questa iniziativa di business troverà un’ampia corte che si inchinerà riverente a questo cambio di passo, che si inchinerà alla voglia di “reagire” di questa società, che si inchinerà alle campagne pubblicitarie progresso, alla vicinanza di personaggi di richiamo, ecc… Noi no! E non dovrebbe inchinarsi nessuno, tutto quanto avvenuto, a loro dire, per avere troppo 'delegato' non convince, e non convince soprattutto noi, viene la pelle d’oca a pensare che questo gruppo possa diventare leader mondiale delle infrastrutture e viene la pelle d’oca a pensare che una nazione possa avere a suo tempo pensato di cedere infrastrutture sensibili, come quelle aeroportuali ad una società privata, ma ora sarebbe comunque tardi per ripensarci. Solo anni ed anni di buon lavoro potranno far sedimentare il loro reale cambio di strategia. Certi azionisti furono ben consci degli utili della società, nessun azionista con questi pacchetti credo possa essere così sprovveduto da non accorgersene, sembra un po' inverosimile pensare che nessuno di loro si sia mai chiesto come mai questi utili fossero così elevati… Nessun utile di cui paiono pentirsi è finito in qualche campagna benefica per il bene pubblico, sono tutti stati ingurgitati, come avviene per le prede dei varani. Non c’è altro da dire, nessun perdono, battaglia in aula e fuori sempre, per dare dignità alle nostre famiglie, alla nostra sofferenza, al nostro impegno e ad uno stato dimesso, sottomesso che non ci meritiamo".

Possetti conclude con un appello: "Speriamo solo di non vedere troppi cortigiani chini di fronte ai 'signori del casello', sarebbe penoso per noi e per loro vedere posizionare la finanza avanti alla propria dignità".

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