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È un grido dall'allarme quello che arriva direttamente dalla Spezia, con le parole del sindaco Pierluigi Peracchini
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LA SPEZIA - È un grido dall'allarme quello che arriva direttamente da La Spezia, con le parole del sindaco Pierluigi Peracchini: "La situazione è molto complicata, non siamo attrezzati". Così a Primocanale il primo cittadino spezzino che chiede al governo di intervenire e di rivedere la distribuzione dei migranti. 

La nave Geo Barents dovrebbe arrivare sabato pomeriggio, 237 i migranti che sono stati salvati. A bordo 87 minori, di cui 74 non accompagnati, e oltre 22 nazionalità tra Bangladesh, Benin, Burkina Faso, Ciad, Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Etiopia, Gambia, Ghana, Guinea-Bissau, Guinea-Conakry, Libia, Mali, Marocco, Niger, Nigeria, Senegal, Sierra Leone, Sud Sudan, Sudan e Togo.

Le autorità italiane hanno assegnato il porto spezzino al rescue vessel Geo Barents, che nella giornata di ieri ha soccorso 69 migranti al largo della Libia: la nave avrebbe per la prima volta infranto il codice di condotta per le ong approvato a fine dicembre dal governo Meloni soccorrendo un'altra piccola imbarcazione con a bordo altri 60 migranti in difficoltà. 

Dopo il secondo salvataggio, la Geo Barents ha continuato a navigare verso la prima segnalazione che aveva ricevuto, in conformità con il diritto internazionale marittimo. "Alla fine siamo riusciti a individuare un gommone sovraffollato in difficoltà in acque internazionali. 107 persone, tra cui 5 donne e 36 minori, sono state soccorse e ora sono al sicuro a bordo Geo Barents. Totale persone a bordo: 237".

Geo Barents verso Spezia, soccorsi altri 61 migranti. A bordo in 130 - LA NOTIZIA

Operazioni che non sarebbero consentiti o autorizzate. Medici Senza Frontiere ha fatto sapere di avere effettuato la seconda e la terza operazione di soccorso perché obbligati dalle norme internazionali, che in effetti impongono il soccorso in mare di una imbarcazione in difficoltà a qualsiasi nave che si trovi nei paraggi. L'arrivo della Geo Barents nel porto spezzino, previsto per sabato 28 gennaio alle 22, ha messo in moto la città della Spezia:

"Impossibile e inedita questa situazione, parliamo di persone e non di oggetti che aumentano di ora in ora. A noi mancano le strutture e le risorse economiche per supportare e sistemare con dignità oltre 70 minorenni. Unica soluzione è rivolgersi alle strutture militari qui molto importanti. Non si può scaricare tutto sulla città".

"Si tratta di un'operazione complicata e drammatica, stiamo cercando di capire ma non è semplice. O facciamo accampamenti oppure non si riesce, c'è molto freddo e diventerebbe una situazione disumana. Oggi scriverò al ministro dell'Interno Piantedosi. Stiamo seguendo ora per ora la situazione - prosegue Peracchini -. Non abbiamo neanche le strutture ospedaliere per accoglierli e curarli, a La Spezia abbiamo solo un nosocomio. Non siamo in grado, non abbiamo il tempo per farlo".

"Immagino che il Governo abbia agito all'interno della legalità nazionale e internazionale, i porti della Liguria sono a disposizione del Governo per accogliere migranti, ritengo sia giusto dare un po' di respiro ai porti più oberati dal flusso migratorio". Così il presidente della Liguria Giovanni Toti ha commentato la notizia.

Geo Barents verso Spezia, il presidente Toti: "Nostri porti a disposizione" - LE DICHIARAZIONI

"Siamo a disposizione delle Prefetture e delle autorità di polizia a cui spettano le operazione relative all'accoglienza, con la nostra protezione civile e sanità ove la Prefettura ne faccia richiesta. - continua - Qualche decina di migranti non saranno certamente un problema per la Regione Liguria".

 

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