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I lavoratori chiedono un contratto nazionale e migliori relazioni sindacali
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Lunedì sarà una giornata a suo modo storica per l'Istituto Italiano di Tecnologia di Morego: non si tratta di una grande scoperta o di un nuovo robot ma del primo sciopero del suo personale. I lavoratori incroceranno le braccia per 4 ore, a partire dalle 9, e organizzeranno un presidio di fronte alla sede dell'istituto: l'astensione è stata proclamata da Flc Cgil e da Usb Lavoro Privato.

"Una prima, indispensabile risposta all'irresponsabile ed immotivato atteggiamento di chiusura della direzione della Fondazione alla richiesta dei lavoratori di ottenere finalmente un vero contratto nazionale collettivo di lavoro e l'avvio di corrette relazioni sindacali - scrivono i lavoratori in una nota - un atteggiamento reso ancor più inaccettabile a fronte del tentativo di mediazione del Prefetto e dell'invito al dialogo votato all'unanimità dal Consiglio regionale ligure pochi giorni fa".

L'Istituto Italiano di Tecnologia è una vera eccellenza della ricerca a livello nazionale: si tratta di una fondazione privata finanziata dallo Stato e vigilata dai ministeri dell'Economia e dell'Università e della ricerca, sottoposto al controllo della Corte dei Conti. La sua sede centrale è a Genova Morego e dispone di altri undici centri sparsi per l'Italia. Lo staff dell'IIT è formato da circa 1900 persone provenienti da 70 Paesi con un'età media di appena 35 anni. Nella struttura è forte l'attenzione alla questione di 'genere' e più del 40% del personale è composto da donne: dal 2006 l'Istituto ha raccolto oltre 400 milioni di Euro di investimenti. 

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