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Il progetto per collegare l'area di Principe con le alture
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GENOVA - E' uno dei temi di maggiore dibattito durante i lavori del consiglio comunale di Genova. Il Comune ha da tempo puntato sulla realizzazione di una funivia per arrivare a Forte Begato direttamente dalla Stazione Marittima. Visioni diverse tra maggioranza, minoranza e parte dei cittadini preoccupati per il possibile impatto che il progetto potrebbe avere sul territorio, in particolare del quartiere del Lagaccio.

Nella discussione interviene anche la sovraintendenza che a margine di evento spiega: "Al momento il tema della funivia di forte Begato è stato affrontato con incontri frequenti ma finora a livello di interlocuzione, un confronto di carattere istituzionale con la presentazione di eventuali proposte e criticità ma non è ancora iniziato il percorso dell'iter autorizzativo". L'iter autorizzativo da parte della sovrintendenza e tutte le procedure necessarie, tra cui la valutazione d'impatto ambientale, inizieranno dopo che sarà approvato il progetto definitivo per l'opera come spiegato dall'assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi. "Non sarà necessaria invece una variante al Puc - ha aggiunto - peraltro la possibilità di realizzare un impianto a fune verso i forti era già inserita nel Puc del 2015 anche se senza un percorso specifico indicato".

Qualche settimana fa l'assessore e vicesindaco del Comune di Genova Piciocchi proprio in Aula a Tursi ha comunicato che "entro dicembre avverrà l'appalto per la realizzazione dell'opera". Ad occuparsene sarà il raggruppamento temporaneo di imprese formato da Doppelmayr Italia e Collini che ha presentata un'offerta di 33,8 milioni. Invece 1,7 milioni saranno destinati a rilievi, accertamenti, prove, indagini e bonifica bellica. I fondi legati alla valorizzazione di tutti i forti genovesi arrivano dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Si tratta di quasi 70 milioni di euro.

Il gruppo consiliare del Partito democratico due settimane fa ha anche depositato un’interrogazione alla Commissione Europea sulla compatibilità del progetto della funivia con i criteri di sostenibilità ambientale del NextGenerationUe e del Pnrr con cui è finanziata l’opera come ha ricordato anche l'eurodeputato. "Sottrarre risorse destinate alla valorizzazione dei forti e dei sentieri per destinarli all’edificazione della funivia è anche un gravissimo sfregio alle richieste e alle legittime preoccupazioni di chi vive in quartieri già trascurati dall’amministrazione comunale" scriveva sui social l'eurodeputato Brando Benifei.
 
Lo stesso vicesindaco ha però sottolineato la presenza di una lunga serie di opere utili per il quartiere come la creazione di un parcheggio di interscambio e un viale alberato oltre alla possibilità per il Lagaccio di servirsi di un nuovo mezzo di trasporto equiparato ai bus tanto che l'obiettivo è fare in modo che sia la stessa Amt a gestire la funivia.