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"Giotto" ha festeggiato il compleanno regalando libri e ricevendo libri, poi pranzo in trattoria con gli amici: "Le prossime elezioni? La sinistra purtroppo è distante da lavoratori, giovani e donne"
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GENOVA -La festa di compleanno anomala di Giordano Bruschi, il partigiano "Giotto", per i suoi 97 anni è stata celebrata fra duecento libri sul partigiano "Bisagno" Gastaldi da lui regalati e firmati agli studenti del Gastaldi ("per fargli studiare la Resistenza") e libri ricevuti, e poi con venti amici "in una trattoria toscoumbra del centro storico dove si mangia ancora genuino".

Bruschi è un affabulatore e un animale politico dalle tante vite: sindacalista, giornalista, storico, politico, ambientalista e tante altre cose ancora. E non finisce di stupire per la memoria e la capacità di analisi: il suo cervello è caso di cui si occuperà la scienza, come ha detto il suo neurologo Rodriguez, perché i neuroni con il passare degli anni invece di invecchiare e morire aumentano.  "Domani, mercoledì 21, dalle 15 racconto la storia dell'Acquedotto sul prato del circolo Sertoli" dice il partigiano come a esemplificare che la sua vita non stai mai ferma.

"Sono una persona serena ma ho ancora tante cose da fare" spiega Giordano a fine giornata dalla sua casa nel verde sulle alture di Molassana, non lontano dal circolo Sertoli, un giardino didattico, solo una delle tante sue iniziative realizzate con la compagna di una vita Giusy Giani, che ora non c'è più.

Giordano quale è la cosa più bella di una vita tanto lunga e intensa?

"Sono tante, dalla difesa dei posti di lavoro dei marittimi che ha indicato la strada dei traffici marittimi, alla difesa della libertà come partigiano, e poi i tanti libri sulla Resistenza che restano, la difesa della fabbrica San Giorgio nel 1950, la valorizzazione dell'acquedotto storico della Val Bisagno, io non sono un grande personaggio ma solo uno dei tanti che hanno lottato per tutte queste cose della Liguria".

Novantasette anni e ancora tanti progetti...

"Il prossimo è quello del 25 ottobre, in occasione della terribile piena duecentennale del Bisagno del 1822 farò una mostra con i giornali e le foto, i romanzi e i quadri di allora e per raccontarla ai bambini li porterò a vedere i resti del ponte di Sant'Agata travolto dalle piene, che aveva ventotto arcate e adesso ne poche".

Giordano militante del Pci, storico leader della sinistra, alla vigilia delle prossime elezioni ammette che la sconfitta è dietro l'angolo.

"Solo un miracolo potrebbe ribaltare la situazione, ma il partito di destra di Giorgia Meloni è in vantaggio. Perché la sinistra è in svantaggio? Non ha fatto il suo dovere, ha perso i collegamenti con i lavoratori, con le donne e i con giovani.

La Meloni invece...

"La Meloni è anti Europa ma prende i soldi dall'Europa, ha le stesse idee nazionaliste di Orban, a mio avviso non sarà in grado di governare e metterà l'Italia in condizioni difficili".

 

 Foto dal documentario “Giotto. Il Novecento proletario di Giordano Bruschi”

 

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