Sono le 9 del 22 febbraio 2007. A Bogliasco pioviggina mentre il messo comunale raccoglie la posta. Tra le lettere, una intestata al sindaco e ai suoi collaboratori è vuota, o meglio all'interno solo un foglio protocollo vuoto con una polverina bianca. L'amministratore comunale decide di telefonare ai carabinieri. Dal momento che era un periodo in cui si era diffusa, con tutta una serie di situazioni simili, la psicosi-antrace (un batterio in grado di creare quadri clinici molto gravi) vennero avvertiti i vigili del fuoco di Genova facendo scattare la procedura prevista: una squadra addestrata per questo tipo di emergenze composta da specialisti equipaggiati di tute scafandrate e autoprotettori per la respirazione isolarono le persone potenzialmente in pericolo prendendo in consegna la busta. Alla fine la polvere si rivelò totalmente inoffensiva ma per Bogliasco fu una giornata davvero complicata. La cronaca nel servizio dell'Archivio storico.
Ultime notizie
- Sant'Anna di Stazzema, la sindaca Salis ha tenuto l'orazione ufficiale
- In moto senza patente, si finge il gemello per evitare la multa
- Genoa, De Winter a Milano per le visite mediche. Primavera: ufficiale Lafont
- Sempre più turisti in Liguria, sia italiani che stranieri: ecco i numeri
- Il carcere che 'scoppia'. La Camera penale a Marassi: "Situazione difficile"
- Scontro tra un'auto e una bici a Calizzano, ciclista in codice rosso al Santa Corona
IL COMMENTO
Un dehors anche per Verdi con i “Falstaff” in piazza Soziglia
Venti minuti Salis-Salvini: un blitz con troppi dubbi