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Sparito tutto il personale per combattere il covid. L'analisi di Cisl Scuola Liguria
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E' già suonata la campanella non per gli studenti ma per docenti e personale, che hanno ripreso le attività preparatorie in vista dell'inizio della scuola. E come ogni anno si fa la conta per riuscire, velocemente, a coprire tutti i posti necessari. La fotografia in Liguria è abbastanza buona, come racconta a Primocanale Monica Capra, Segretario generale Cisl Scuola Liguria: "La presenza del personale dal 1 settembre? C'è buona probabilità che ci sia".

A mancare piuttosto sono i posti a tempo indeterminato dei docenti di sostegno, la cosiddetta stabilizzazione dei loro ruoli. Commenta Capra: "Non c'è un numero sufficiente di persone che possano coprire quei ruoli perché non hanno un titolo di specializzazione. Un problema che ritorna soprattutto in nord Italia e in Liguria: quei posti vengono così dati a supplenti".
Per il resto, con la copertura dei posti di ruolo "la stabilizzazione ha portato ad avere dei tempi indeterminati che raggiungono circa il 50-60 per cento, ma con i meccanismi delle assegnazioni per quanto riguarda le supplenze il resto del personale sarà a tempo determinato".

Meglio sul fronte del personale scolastico: "L'ufficio scolastico regionale ha lavorato incessantemente per garantire la presenza del personale a scuola. Questo ha fatto sì che adesso verranno conferite anche le supplenze e quindi si auspica di trovare tutto il personale in servizio almeno entro la data del 14 settembre quando inizieranno le attività didattiche", spiega il segretario Cisl.

"Le nomine dei dirigenti scolastiche ci sono, in Liguria ci sono 30 scuole che andranno a reggenza, ovvero avranno un dirigente scolastico diviso su due scuole. Mancano ancora alcune figure professionali ma sostanzialmente l'avvio dell'anno scolastico è garantito".

Quel che cambia completamente rispetto allo scorso anno è il cosiddetto personale covid: "L'organico aggiuntivo che serviva per riuscire a rispondere al contrasto dell'emergenza covid è scomparso. Proprio perché con la fine dello scorso anno non c'è più una emergenza e siamo in una fase di mitigazione", spiega Monica Capra.

Il messaggio, passato anche dalle circolari ministeriali appena diramate, è quello di una scuola sempre più in presenza. Con un ruolo, quello dei dirigenti scolastici, che non può più essere quello degli scorsi anni, commenta la responsabile Cisl: "Il dirigente scolastico deve ottemperare a quanto il ministero della Pubblica istruzione gli dice, per il resto ci vuole buona volontà anche da parte delle famiglie: non si può pensare anche in questa fase di avvio dell'anno scolastico che la famiglia non faccia la sua parte. C'è un medico competente all'interno delle scuole che suggerisce al dirigente cosa fare con il personale fragile ma non è pensabile che un dirigente possa fare quel che ha fatto negli ultimi due anni. Non si può sostituire a competenze che non gli sono in capo e che riguardano il ministero della Salute o la Asl stessa".

 

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