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CHIAVARI - Tetti divelti, case danneggiate, finestre rotte: ancora molti i danni registrati nel Tigullio dopo il passaggio del maltempo nella giornata del 19 agosto in Liguria, una frustata che ha lasciato il proprio segno con decisione.

Ancora molto impegnati i vigili del fuoco, in particolare nelle zone di Chiavari, Cogorno, San Salvatore e Lavagna: solamente nella giornata di oggi sono stati più di 20 gli interventi registrati e messi in atto dalle due squadre operative sul territorio.

Un'ondata di vento, grandine e pioggia che ha danneggiato varie attività tra locali, bar, stabilimenti balneari ed in particolari aziende agricole. Senza contare i danni subìti da persone, animali e beni pubblici e privati, ammaccati dalla grandine o addirittura ribaltati dalle raffiche di vento. Per questo nel pomeriggio Coldiretti Liguria ha chiesto al vicepresidente di Regione Liguria Giovanni Toti e assessore con deleghe all'Agricoltura Alessandro Piana l'istituzione dello stato di calamità naturale per le zone interessate dai danni da maltempo.

"In Liguria - spiegano Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa, delegato confederale - sono stati ingenti i danni nel Tigullio, compreso il primo entroterra della zona, dove il vento e la forte grandine hanno duramente colpito sia le coltivazioni olivicole, viticole e orticole che le strutture delle aziende, soprattutto per quel che concerne i vetri delle serre. Nel territorio spezzino, invece, sono stati riscontrati prevalentemente danni alle strutture, anche ingenti, dovuti al vento sia sulla costa che nell'entroterra. Per queste ragioni, sia per il Tigullio che per lo spezzino, Coldiretti ha chiesto a Regione Liguria lo stato di calamità naturale, così da poter aiutare attraverso un'azione concreta e contribuiti economici puntuali le nostre aziende agricole ormai allo stremo".

"Come Coldiretti Genova e La Spezia - ha detto il direttore di Coldiretti Genova e La Spezia, Paolo Campocci - ci impegniamo sin da subito a raccogliere le schede di segnalazione danni comparto agricoltura indispensabili perché la Regione possa stimare in modo puntuale l'entità dei fondi necessari da mettere a disposizione delle aziende coinvolte"