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"Ciò che è ho ascoltato in questo anno sono tanti tentativi da parte della difesa di arrampicarsi sugli specchi con richieste assurde" accusa la mamma del 30enne vittima del crollo
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GENOVA - "È una giornata difficile, come lo sono state molte altre da quel maledetto giorno". Così Paola Vicini, mamma di Mirko Vicini, anche lui vittima del crollo di Ponte Morandi. Anche lei arrivata davanti al palazzo di giustizia di Genova per assistere all'udienza (LEGGI QUI).

"Ma è anche una giornata che ci dà la forza di andare avanti - continua -. Certo, è un'altra prova da affrontare ma lo facciamo tutti insieme. Per questo voglio ringraziare anche Gianluca (Ardini ndr). So che per lui è è molto difficile, ma insieme ce la faremo: siamo uniti e facciamo fronte".

"Ciò che è ho ascoltato in questo anno sono tanti tentativi da parte della difesa di arrampicarsi sugli specchi con richieste assurde. L'unica cosa che mi dispiace è che non sono stata sempre presente durante le udienze preliminari. Mirko mi dà la forza, ce la farò anche oggi".