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Il presidente dell'Unione Albergatori Genova: "Mancano ancora gli americani, mancano i russi, ma manca anche tutto il Nord, quindi Svezia, Norvegia. Pochi svizzeri e ancora troppi pochi francesi. La gente con la paura non si muove"
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GENOVA-Spiagge prese d'assalto lungo le Riviere di Levante e Ponente, passeggiate lungo i sentieri dell'entroterra, ristoranti pieni e tante persone cartina in mano e zainetto sulla spiagge in giro ad ammirare le bellezze storico-culturali di Genova e della Liguria. Dopo due anni in cui la Pasqua è stata sinonimo di restrizioni il turismo riparte a tutti gli effetti, spiega Carlo Tixe a Primocanale.

Presidente dell'Unione degli Albergatori di Genova e titolare di un hotel ad Arenzano, Tixe racconta di un tutto esaurito in molti luoghi della Riviera ligure: "Gli alberghi sono pieni, quindi è una Pasqua felice per noi. Chiaramente bisognerà aspettare ancora qualche settimana per i dati ufficiali ma sono convinto che siamo arrivati al tutto esaurito in Riviera. L’anno scorso per il Covid eravamo tutti chiusi, proprio tutti, adesso abbiamo un sole splendido e sono tornati i turisti. Ora speriamo nel futuro, speriamo soprattutto che finisca la guerra in Ucraina".

Da Levante a Ponente è un pieno di turisti alla ricerca delle bellezze e con la voglia di provare le bontà enogastronomiche e ammirare le caratteristiche paesaggistiche della Liguria, anche se, a conti fatti, si sente la mancanza di viaggiatori di determinate nazionalità. "Noi dobbiamo ringraziare di avere 6 milioni di persone che partono dalla Svizzera quasi ogni anno e vengono fino in Liguria. Questa è la nostra utenza ideale, è quella che ci ha permesso di guadagnare. Oggi comincia ad esserci una componente straniera ma è una componente ancora molto molto limitata rispetto agli anni precedenti. Mancano ancora gli americani, mancano i russi, ma manca anche tutto il Nord, quindi Svezia, Norvegia. Sentiamo la mancanza anche dei tedeschi, che sono ancora molto limitati. Pochi svizzeri e ancora troppi pochi francesi. La gente con la paura non si muove quindi la guerra è un elemento fondamentale in questo in questa mancanza di flussi di stranieri".

Festività pasquali della ripartenza per le quali anche le autostrade liguri sono state alleggerite dai soliti cantieri che intrappolano cittadini e turisti. Una boccata d'aria per gli albergatori che ha però una data di scadenza: "Per noi è l'uscita da un incubo, ma viviamo già sapendo che tra 10 giorni ritorneranno. Ormai sono tre anni che viviamo così, voi lo sapete meglio di noi, le persone arrivano incavolate, odiano noi, la Riviera e tutto ciò che comporta muoversi con la macchina. Speriamo che finisca presto, speriamo".

 

 

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