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Intanto nella struttura si attendono altri 10 profughi: "I bambini sono spaventatissimi, piangono, perché hanno lasciato i papà in una situazione terrificante e non sanno se ci saranno domani"
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GENOVA-Sorrisi e qualche ora di gioia, è bastata qualche acrobazia per strappare un sorriso ai 5 bambini ucraini ospitati tra le mura dell'ex ospedale covid di via Liri, a Genova.

La visita del ligure Mattia Villardita, lo "spiderman" ligure, ha strappato un sorriso ai ragazzi ucraini ospiti della residenza Santa Dorotea, messa a disposizione da Regione Liguria. È stato questo il momento clou della visita del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, assieme all'assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone.

"È un minimo di cortesia e vicinanza che vogliamo dimostrare alle persone che sono qui - ha spiegato il presidente Toti - in una delle strutture dedicate all'accoglienza temporanea della Regione Liguria, in cui ci sono anche bambini che sono in cura presso il nostro servizio sanitario regionale. Una delle architravi del nostro sistema di accoglienza, assieme a quello organizzato dalle Prefetture per l'accoglienza di lungo periodo".

Nella struttura di Genova Albaro attualmente sono ospitate 12 persone, tra cui 6 bambini di età compresa tra i 4 e i 14 anni, due dei quali pazienti oncologici in cura al Gaslini. "Aspettiamo una decina di persone stanotte ma è difficile standardizzare gli arrivi perché ogni giorno è diverso - spiega Luciano Alessi Ad del gruppo Votto Alessi, che gestisce Santa Dorotea - la struttura ha una capienza massima di 75 persone ed è  Covid free perché l'avevamo già bonificata e oggi accogliamo solo pazienti negativi dopo il tampone. Abbiamo cercato di allestire un po' di giochi per dare loro conforto ma vederli ti strazia il cuore - conclude - i bambini sono spaventatissimi, piangono, perché hanno lasciato i papà in una situazione terrificante e non sanno se ci saranno domani. Le mamme cercano di tenerli buoni, alcune di loro portano figli anche di altre famiglie".

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