È passato un anno da quando ci ha lasciati Cesare Castelbarco Albani, “Il Principe”, azionista di Primocanale, grande figura di Genova, Milano e dell’economia italiana. Un uomo che, con la sua eleganza naturale e il suo spirito gentile, ha saputo unire mondi diversi: quello dell’impresa, delle istituzioni, della cultura e della vita civile.
La sua scomparsa ha lasciato un vuoto grande, umano prima ancora che professionale. Cesare aveva un dono raro: sapeva esserci sempre, con discrezione e con misura, ma con una forza e una lucidità che facevano la differenza. Nelle situazioni più difficili – dalla Filse alla Carige, passando per esperienze complesse come Banca Cesare Ponti – non si è mai tirato indietro. Ha sempre messo a disposizione la sua competenza, il suo equilibrio, il suo senso profondo del dovere e della responsabilità.
Per noi di Primocanale, Cesare era molto più di un azionista: era un punto di riferimento, un amico vero. Ci mancano i suoi consigli, sempre pacati ma sempre centrati, la sua ironia sottile, la sua capacità di guardare oltre. Ci manca la sua presenza elegante, mai invadente, ma capace di dare serenità a tutti. Era “Il Principe” nel senso più bello del termine: nobile d’animo, corretto, generoso, sempre pronto ad aiutare senza chiedere nulla in cambio.
Oggi il suo ricordo vive attraverso le sue figlie, che con grande sensibilità stanno raccogliendo il testimone del padre, e attraverso il fratello Marcello, che continua, insieme a loro, a custodire e far crescere le attività di famiglia, come Villa dello Zerbino, luogo che tanto rappresentava la sua eleganza e il suo amore per la bellezza e per la città.
Noi a Primocanale lo ricordiamo spesso.
Ne parliamo con affetto, come si parla di qualcuno che manca davvero, ma che sentiamo ancora accanto a noi.
Perché Cesare non è solo un ricordo: è un esempio, una presenza silenziosa che ci accompagna ogni giorno, che ci ispira a fare meglio, con più rispetto, più misura, più cuore.
Ciao Cesare,
è passato un anno, ma per noi sei sempre qui, con la tua voce calma, i tuoi consigli saggi, il tuo sorriso sincero.
Ci hai insegnato tanto e noi cercheremo di continuare a fare il nostro lavoro, come tu avresti voluto: con impegno, con onestà, con amore per la società civile.
Grazie, Cesare.
Per quello che sei stato, per quello che ci hai lasciato e per quello che continui a essere, ogni giorno, nei nostri pensieri.
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