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di Matteo Angeli

La decisione di avviare la “composizione assistita” per Amt, la storica azienda del trasporto pubblico genovese, continua a sollevare dubbi e tensioni. Al centro della vicenda, una relazione della società di consulenza internazionale PwC, sulla base della quale dal Cda sarebbero state prese decisioni cruciali per il futuro dell’azienda.

Ma il documento di cui siamo entrati in possesso, analizzato nel dettaglio, contiene passaggi molto importanti per una valutazione complessiva. “Le attività da noi svolte sono finalizzate esclusivamente a riportare le informazioni fornite dalla Società (Amt ndr), derivanti principalmente da INTERVISTE. Non abbiamo effettuato alcuna attività di revisione né validazione delle informazioni ottenute e, pertanto, non ci assumiamo alcuna responsabilità in merito alla correttezza, completezza e accuratezza delle informazioni forniteci dalla Società (Amt). Di conseguenza, lo scopo di questo documento non è quello di fornire alcun tipo di garanzia sulle informazioni riportate".

Il documento, denominato "DISCLAIMER" continua riportando anche che "i dati e i numeri riportati in questo documento sono da considerarsi provvisori e soggetti a revisione, pertanto tali valori risultanze potrebbero essere suscettibili di ulteriori variazioni anche significative in fase di consolidamento definitivo".

In sostanza, PwC nel poco tempo che ha avuto a disposizione non ha certificato né verificato i dati, limitandosi a riportare quanto dichiarato da Amt stessa. Eppure, proprio da quelle analisi è partita la decisione di mettere l’azienda in "composizione assistita", su incarico dell’attuale presidente Federico Berruti, ex sindaco di Savona, che ha affidato la gestione della procedura al professor Arato, già presidente dell'aeroporto di Genova con le giunte di centrosinistra.

A rendere la situazione ancora più complessa è il fatto che Amt è già sottoposta da anni alla revisione contabile di Deloitte, società internazionale con mandato ufficiale di controllo. Le valutazioni di PwC — non validate, provvisorie e 'soggette a variazioni anche significative' — sembrerebbero quindi entrare in contrasto con quelle di un revisore già operativo.

E intanto, il bilancio 2024 non è ancora stato depositato, rendendo la situazione ancora più incerta. La stessa sindaca Salis, in una recente conferenza stampa, ha parlato di perdite comprese tra 70 e 99 milioni di euro, una forbice amplissima e giudicata da molti come una dichiarazione prematura su dati non certi. Le indiscrezioni sulle perdite e la decisione di avviare la “composizione assistita” hanno già avuto conseguenze concrete.

Alcuni istituti bancari, infatti, avrebbero bloccato nuovi affidamenti o addirittura richiesto rientri di linee di credito già aperte.

Oggi Amt può contare solo su finanziamenti pubblici — diretti o indiretti — da parte della Regione Liguria e su eventuali aumenti di capitale decisi dal Comune di Genova, socio unico. In questo contesto, diventa difficile immaginare come Amt possa restare una società pienamente pubblica, come promesso dalla sindaca ai sindacati. Se le perdite fossero davvero dell’ordine di 90 milioni, si dovrebbe ipotizzare che i bilanci passati fossero errati, con gravi implicazioni per il collegio sindacale e la società di revisione Deloitte, che non si sarebbero accorti di nulla.

Il Comune, in quanto società in house, ha l’obbligo di esercitare un “controllo analogo” sui conti di Amt: eventuali problemi inciderebbero direttamente sul bilancio consolidato del Comune di Genova. Un tema che ha già acceso il dibattito politico, come accaduto a Terrazza Colombo, dove il senatore Maurizio Rossi aveva sottolineato l’assenza dei dati Amt dal consolidato, poi confermata nei fatti, mentre il presidente Bucci sosteneva il contrario perché nel caso “sarebbe illegale”. (guarda qui)

In mezzo a questo caos, il rischio è che a farne le spese siano i cittadini. Le conseguenze più immediate potrebbero essere una riduzione delle corse a Genova e nel Tigullio, un aumento dei prezzi di biglietti e abbonamenti e la sospensione delle agevolazioni oggi attive.

Troppe le domande ancora aperte. I dati di PwC come devono essere letti? Le decisioni su AMT si basano su numeri provvisori? C’è una strategia politica dietro la crisi, per arrivare a una privatizzazione della società?
In attesa di risposte certe e dei dati ufficiali, resta la richiesta — già inviata da Primocanale al Presidente del Consiglio comunale — di trasmettere in diretta la commissione speciale su Amt, prevista per mercoledì 15 alle 9.30, così da consentire alla cittadinanza di seguire passo passo un tema così importante.

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