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Il ripristino totale della linea è un obiettivo cruciale per il rilancio turistico e lo sviluppo della Valle Scrivia. Oggi il trenino è attivo solo nella tratta tra Campi e Casella nei fine settimana d'estate
2 minuti e 11 secondi di lettura
di Franco Nativo

Il trenino di Casella croce e delizia della Valle Scrivia, questo suggestivo mezzo di locomozione che dal centro di Genova sale inerpicandosi lungo, la collina genovese attraversando scenari di rara bellezza tra mare e monti per giungere sino al centro del paese di Casella deve fare i conti con infiniti stop di natura tecnica, ambientale ed economica. Disservizi questi che inevitabilmente gravano sul servizio regolare. Da inizio luglio nei fine settimana d'estate sono state attivate due coppie di treni che però fanno solo una parte del percorso storico: la Campi-Casella. Il sindaco di Casella Gabriele Reggiardo intervistato in diretta da Primocanale si dice molto amareggiato per questa situazione che penalizza fortemente tutto il territorio.

Il sindaco di Casella: "I soldi per risolvere i problemi ci sono"

Le parole del sindaco: "Mi rendo conto che i problemi ci sono, però mi rendo altrettanto conto che i soldi per attivare i lavori non mancano, a questo punto Amt deve spenderli, deve mettere in sicurezza questa benedetta tratta, oltre risolvere due problematiche non previste, molto gravi: una è a Santa Pantaleo, nella zona di Manin, vicino alla stazione, dove si è aperta una vera e propria voragine dopo le ultime e intense piogge - spiega Reggiardo -. La seconda problematica è quella legata alla frana che si è staccata a Sant'Olcese da Vicomorasso. Interpellata la Regione Liguria ci ha fissato una prima riunione, tra le risposte positive il discorso legato all'attivazione dei lavori che riguardano il Pnrr che sono già partiti".

Reggiardo: "Deve tornare a funzionare nella sua interezza"

Ma Reggiardo entra anche nel tema dell'uso del trenino: "Un altro discorso che va assolutamente chiarito sta nella attuale modalità di utilizzo, ho fatto presente come amministrazione, che il trenino deve funzionare in tutta la sua interezza non ci basta avere un tratto promiscuo con l'autobus sostitutivo, bisogna cercare di fare il massimo tutti insieme. Capiamo perfettamente che il versante a Santo Cesto è coinvolto da questa frana importante, però non è possibile che di 10 treni che ci sono in Italia, e con 10 stazioni come la nostra, solo questa non vada e le altre 9 invece si" precisa il sindaco di Casella. E aggiunge: "Se il trenino non funziona come dovrebbe non arrivano nemmeno i turisti, che come tutti possono immaginare sono linfa vitale per il turismo di questa valle. In conclusione il servizio deve assolutamente ritornare a funzionare ogni giorno, è un biglietto da visita troppo importante a livello di promozione turistica non solo per Casella ma per tutta l'intera Valle Scrivia".

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