
Non si tratta di un aumento, bensì della fine dello sconto sui pedaggi autostradali previsto dall’accordo tra Autostrade per l’Italia e il Ministero dei Trasporti. Una misura pensata per compensare gli italiani per i disagi causati dai lavori di manutenzione avviati dopo il 2019, in risposta alle carenze emerse post-crollo del Ponte Morandi.
Tuttavia, la notizia suona come una beffa per i tanti automobilisti liguri che, nonostante la scadenza dello sconto al 30 giugno 2025, continuano a fare i conti con code interminabili e disagi quotidiani causati dai cantieri, lungi dall’essere completati. Sono infatti all’ordine del giorno notizie di code chilometriche per un restringimento di carreggiata (vedi ora sull’A12 Genova - Sestri Levante), a causa di un veicolo rimasto fermo nel cambio di corsia che corre sulla A26 Genova - Gravellona Toce o di un maxi incidente che manda la A10 Genova - Savona in tilt.
Cosa cambia dal 30 giugno
Il 30 giugno è finito il piano quinquennale di Autostrade per l’Italia introdotto nel 2020 che prevedeva lo sconto dell’1,35% sul costo del pedaggio come rimborso per gli utenti, costretti a viaggiare tra cambi di carreggiata e restringimenti.
La proroga per evitare la somma degli aumenti
“Il ritorno alla tariffa originale sarebbe dovuto scattare dal primo gennaio 2025, ma su richiesta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l'applicazione dello sconto era stata confermata per ulteriori 6 mesi per rendere più graduale la sua reintroduzione” si legge sul sito di Autostrade per l’Italia. La fine dello scontro era stato prorogato sia per avere reintroduzione più graduale ma soprattutto per evitare che si sommasse all’aumento dei pedaggi scattato in quella stessa data che ha visto aumentare i costi dell’1,8% su quasi tutte le tratte gestite dal concessionario a livello nazionale, tra cui quelle liguri.
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