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La sindaca di Genova: "La priorità è tutelare i lavoratori e il servizio. Si parla di decine di milioni di debiti"
5 minuti e 13 secondi di lettura
di Andrea Popolano

La situazione legata ai conti di Amt è al centro delle preoccupazioni di sindacati e amministrazione comunale. Nelle scorse ore il collegio sindacale dell'azienda che ha il compito di vigilare sull'amministrazione e sull'osservanza della legge e dello statuto, ha comunicato al consiglio di amministrazione l'apertura dello stato di crisi aziendale di Amt. Focus dunque sui bilanci di Amt con il collegio che ha sollevato perplessità legate ai mancati introiti derivanti dalle multe effettuate e alle politiche di parziale gratuità portata avanti. Per questo i revisori hanno chiesto un piano entro 30 giorni. Secondo quanto spiegato dalla sindaca di Genova Silvia Salis il debito di Amt ammonterebbe a decine di milioni.

I sindacati: "La condizione di lavoro dei lavoratori sta peggiorando"

I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasposti e Faisa Cisal lanciano l'allarme per la situazione e chiedono che a pagare la situazione non siano i lavoratori. Da parte delle associazioni che rappresentano i lavoratori anche una critica verso il collegio per le tempistiche legate ai dubbi. "Già dal 2022 abbiamo evidenziato come nelle aziende di trasporto pubblico liguri si avvicinasse una emergenza, - sottolineano i sindacati - economica ma soprattutto finanziaria, a causa delle insufficienti contribuzioni pubbliche da destinare al settore, aggravate dalla pesante esposizione finanziaria dovuta alla mole degli investimenti in corso. Spiace constatare come, solo ora, il collegio sindacale prenda atto della grave crisi finanziaria in cui versa Amt". I sindacati hanno ottenuto un incontro con il Comune di Genova il 7 luglio per affrontare la vertenza.

Tema di discussione riguarda anche le politiche di gratuità sperimentate dalla precedente amministrazione comunale di Genova. Si tratta di una gratuità che riguarda la metro e tutti gli impianti verticali della città per i residenti nell'area metropolitana a cui si aggiungono i bus per gli Over 70. Su questo i sindacati spiegano: "Per quanto concerne i costi relativi alla gratuità le organizzazioni sindacali già nel gennaio del 2023 hanno sottoscritto con Città metropolitana e Comune di Genova un protocollo nel quale si riporta come gli enti si impegnino a compensare eventuali sperimentazioni relativamente a differenti modalità di finanziamento dei servizi offerti, riconoscendo l'incremento dei costi dei fattori di produzione - continuano i sindacati -. Siamo certi che i dipendenti di Amt non devono pagare il prezzo di scelte che nulla hanno a che fare con il loro quotidiano dovere che, nonostante continue dichiarazioni pubbliche a favore del trasporto pubblico locale, sta nei fatti peggiorando le condizioni di lavoro, in primis per la mancanza di organico. Come sempre abbiamo sostenuto, tutti gli enti interessati devono fare la loro parte per affrontare e superare questa situazione e mantenere Amt pubblica ed unita".

La sindaca Salis: "Proveremo a tutelare la gratuità, la priorità sono i lavoratori"

Sul tema a margine di un evento alla Borsa interviene anche la sindaca Salis: "La cosa più grave è come è stata negata la situazione. Amt resterà pubblica, noi saremo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori e non deve pagare il servizio. Mi ricordo le frasi dell'allora candidato sindaco della destra che diceva anche andava tutto benissimo, che era stato fatto un capolavoro con Amt. Ora scopriamo qualcosa che era a conoscenza già da mesi dall'amministrazione, ci dobbiamo chiedere se questa amministrazione era così capace e competente come diceva di essere oppure ha fatto finta di non vedere, in entrambi i casi la risposta è abbastanza negativa. Si parla di decine di milioni di debiti, la risposta della destra è di non toccare la gratuità, una risposta di propaganda politica fatta sulle spalle di Amt e sulle spalle dei lavoratori e del servizio. Detto questo uno si aspetterebbe ogni tanto una presa di coscienza e responsabilità. Noi ci prenderemo le nostre responsabilità e faremo quello che abbiamo detto di fare, sarà complesso ma il risultato arriverà".

E sulle politiche di gratuità la sindaca risponde: "Noi in questo momento stiamo affrontando uno stato di crisi d'impresa che è un concetto molto ampio e pericoloso. Bisogna anche capire come questa gratuità sia stata applicata negli anni, c'era la fattibilità? È stato fatto uno studio? Come è stata assorbita dai conti di Amt questa gratuità perché la città deve rendersi conto dello stato in cui è Amt in questo momento. Noi cercheremo di tutelare il più possibile le gratuità, è ovvio, ma la cosa che va tutelata è la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori di Amt e la qualità del servizio Amt deve restare pubblica. Ho parlato con diversi dipendenti che mi hanno detto che da inizio anno sono stati tagliati 80 turni, sono tanti, chi si muove tutti i giorni con il trasporto pubblico vive questi tagli sulla propria pelle. Questa demagogia della destra sulla gratuità è un qualcosa di una irresponsabilità totale" conclude Salis.

Ugl Fna: "Il numero dei bus fermi aumenta quotidianamente" 

La preoccupazione legata ai conti Amt emrge anche nelle parole di Roberto Piccardo, segretario Ugl Fna: "Durante le riunioni in azienda siamo sempre stati rassicurati sulla tenuta dei conti, 'va tutto bene', questo ci è sempre stato detto, incredibile come chi ha la responsabilità dei conti non si sia accorto dello stato delle cose e oggi si paventa un disastro da noi più volte annunciato. Il numero dei bus fermi aumenta quotidianamente, i lavoratori continuano a lavorare accumulando ferie che cubano più di 9 milioni sul bilancio, si perché tra la mancanza di personale e tra l'inaccettabile sistema richiesta ferie non da la possibilità di beneficiare di un diritto, le ferie. Mettiamoci le continue aggressioni verbali e non ai poveri lavoratori che nonostante la mancanza di bus continuano diligentemente a dare il massimo, ora a causa dei guasti all'aria condizionata ci saranno sempre meno bus in circolazione. Perché non si è agito prima? Questo è il problema c'è chi è pagato per pianificare e programmare, invece il massimo impegno è rivolto alle lettere di contestazione a quei lavoratori che con non pochi sforzi garantiscono un servizio. Non parliamo poi di tutti i 18 metri nuovi che da più di 8 mesi stanno mettendo radici a Campi, di quelle rimesse dove sono iniziati i lavori ma non vanno avanti da mesi, hanno creato solo grossi disagi ai lavoratori, costi aggiuntivi e nessun risultato" conclude il segretario di Ugl Fna.

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