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di Andrea Popolano

Il percorso di transizione energetica è in atto anche in Liguria con numeri in crescita. Secondo le analisi del Gse dalla fine del 2024 alla fine di aprile si è registrata una crescita del 4,5% dell'energia prodotto da questa fonte rinnovabile che risulta essere la principale fonte di produzione di energia legata alla transizione energetica sostenibile.

A certificare i dati è il presidente Paolo Arrigoni: "Oggi sono 21.170 gli impianti di fotovoltaico entrati in servizio per una produzione di potenza di 240 megawatt, questo testimonia una progressione. L'80% di questi impianti sono istallati in ambito residenziale. Ma stanno anche crescendo le comunità energetiche, oggi sono 19 le configurazioni di autoconsumo presenti nel territorio e oggetto di richiesta di qualifica da parte del di enti, soprattutto pubblici, verso il Gse" spiega Arrigoni. Alcuni sono già in funzione altri lo saranno prossimamente. In tutto ci sono 10 comunità energetiche, 7 gruppi di autoconsumo collettivo e 2 realtà chiamate auto-consumatori individuale a distanza. 

Alcuni dati mostrano una Liguria in ritardo rispetto ad altre realtà soprattutto se confrontato con il percorso necessario a raggiungere gli obiettivi previsti per il 2030 quando la Liguria dovrebbe produrre un gigawatt di energia da fonti rinnovabili. Un gigawatt equivale a un miliardo di watt. Per capire quanto è nella quotidianità basta fare alcuni esempio. Con un gigawatt si può fornire energia a una città con circa 750 mila abitanti; oppure far funzionare impianti industriali energivori come acciaierie, fonderie di alluminio o grandi complessi chimici che richiedono quantità significative di potenza; o ancora alimentare sistemi di trasporto elettrificati su larga scala come reti ferroviarie ad alta velocità o flotte di veicoli elettrici in una grande area metropolitana.

Secondo il presidente del Gse la situazione della Liguria è in linea con il resto del Paese per quanto riguarda il percorso della transizione energetica: "L'orografia del territorio non facilita l'implementazione di determinati impianti. Oggi il fotovoltaico in Liguria occupa circa quattro ettari, la maggior parte si trova sulle coperture delle abitazioni o sui capannoni industriali. Il decreto aree idonee ha tenuto conto di questa peculiarità attribuendo alla Liguria il raggiungimento di un gigawatt quando a livello nazionale sono oltre 80".

"Il problema maggiore - spiega l'assessore regionale Paolo Ripamonti - è la nostra bellezza, essere stretti e lunghi non aiuta, abbiamo le nostre peculiarità ad esempio abbiamo tanti tetti da poter coprire. Il nostro obiettivo è raggiungere il gigawatt entro il 2030. C'è da mettere insieme il 'Pear 2030' e il decreto 'aree idonee' che dovrebbero andare insieme, pensiamo di portarle entro fine stagione in aula".

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