GENOVA - "Il cantiere dello scolmatore del Bisagno deve essere completato entro la fine del 2025, quello è il punto di arrivo e contiamo che la talpa che arriverà, cambiando il metodo di scavo, ci consentirà di recuperare il tempo perso" così l'assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone a margine del convegno della Filca-Cisl su "Contrasto al dissesto idrogeologico in Liguria. Una strategia di prevenzione".
Il contratto in realtà indicava la fine lavori ad aprile 2025, ma la previsione nei fatti slitta anche se il termine ufficiale resta quello. "La data del 2025 è confermata nel cronoprogramma e noi potremo eventualmente applicare penali quando il termine non fosse rispettato - spiega Giampedrone -. Non ci sono termini intermedi perché quell'appalto, messo a punto da Invitalia, prevedeva un'unica scadenza".
Sempre per quanto riguarda i tempi: "La talpa è finita, e in consegna e arriverà via mare - aggiunge Giampedrone - dovremo poi cercare di accompagnarla nel migliore dei modi rispetto al clima internazionale, ma le condizioni ci sono tutte. Spero che questo arrivo ci consenta di recuperare il tempo perso e di migliorare la capacità di produzione del cantiere che rimane uno dei più importanti del nostro Paese: oltre 200 milioni di appalto e una delle opere più significative che si attendono da decenni".
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