GENOVA - L'assessore regionale Andrea Benveduti, sino ad oggi in carica con le deleghe allo sviluppo economico, all'industria, al commercio, all'artigianato, alla ricerca e innovazione tecnologica, all'energia, ai porti e alla logistica, alla digitalizzazione, alla sicurezza, all'immigrazione ed emigrazione, ha rassegnato le proprie dimissioni al presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.
"Come annunciato nelle scorse settimane - spiega Benveduti - oggi volge al termine la mia avventura da assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria, iniziata nel 2018, quando il presidente regionale Giovanni Toti, in accordo con il segretario nazionale della Lega Matteo Salvini e quello regionale Edoardo Rixi, mi affidò questo importante incarico. In primis a loro va il mio ringraziamento. Ma non posso dimenticare l'intero Dipartimento dello Sviluppo economico, capitanato dal direttore generale Gabriella Drago, grazie al cui lavoro siamo riusciti, come Liguria, ad entrare nella Champion's League delle regioni italiane per la gestione dei fondi Fesr, sfruttando il 100% delle risorse a disposizione delle nostre imprese per la programmazione 2014-2020 e programmando buona parte del percorso del settennato 2021-2027. Un grazie ai nostri stakeholder per il dialogo sempre franco, collaborativo e costruttivo, senza il quale questi risultati non sarebbero stati possibili. E infine un ringraziamento caloroso al mio staff, con il quale ho stretto un legame di stima e amicizia, e alla mia famiglia che in questi anni ha supportato ogni mia scelta".
"È stato un percorso tortuoso perché tempestato da emergenze (dal crollo del ponte Morandi al Covid, arrivando ai conflitti internazionali dei giorni nostri) che hanno scosso, ma non abbattuto grazie anche alle nostre azioni, la tenuta del tessuto economico ligure. Ma allo stesso tempo affascinante e arricchente, professionalmente e umanamente parlando, che rifarei senz'altro - aggiunge Benveduti - Adesso però mi attende una nuova sfida. Altrettanto importante e ricca di storia: Ansaldo Energia. Una realtà produttiva che ancora oggi rappresenta un'opportunità strategica di sviluppo industriale e occupazionale per Genova, la Liguria e l'Italia intera. Ed è un onore e un orgoglio per me poter mettere al servizio dell'azienda le mie capacità manageriali per aiutarla a inserirsi sempre più con un ruolo di leader nella filiera industriale energetica nazionale".
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