
GENOVA - "Negli anni '30 nell'Ucraina sotto l'impero Sovietico morirono milioni di persone per fame e freddo per volontà di Stalin che punì chi non ubbidiva impedendogli di coltivare il grano, ora con la guerra e i bombardamenti chirurgici sulle centrali elettriche il nostro popolo rischia di essere decimato da una nuova carestia".
E' l'avvertimento di padre Vitality Tarasenko cappellano della comunità ucraina a Genova che ha organizzato la marcia per la pace organizzata nelle vie del centro di Genova e a cui parteciperà il il parroco delle Vigne e neo vescovo di Rimini Nicolò Anselmi.
Appuntamento alle 17 dal ponte Monumentale per la sottoscrizione al Parlamento e poi dopo le 18 la fiaccolata verso piazza Matteotti e la cattedrale di San Lorenzo. Per ricordare i milioni di morti per fame dell'Holodomor, nella parte orientale dell'Ucraina sovietica in cui morirono milioni di persone nel silenzio delle comunità internazionali. "Non vorremmo che dopo novant'anni si ripetesse una strage come quella" dice padre Tarasenko.
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