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In programma il presidio almeno fino alle 18: domani mattina di nuovo in piazza per protestare
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GENOVA - Poco prima delle 9 è partito dalla portineria di Ansaldo Energia il corteo dei lavoratori, diretto verso il centro della città. Dopo aver percorso Campi e il ponte di Cornigliano, è arrivato a Sampierdarena e in via Cantore. Alle 10 circa i lavoratori hanno bloccato il casello di Genova Ovest. Chiusa anche la strada Sopraelevata in entrambe le direzioni, il passaggio è garantito per i mezzi di soccorso e le auto con contrassegno disabile. Più volte durante la mattinata le auto rimaste bloccate in sopraelevata sono state fatte passare, in due casi per persone che si sono sentite male. Un uomo ha accusato un malore ed è stato trasportato in ospedale da un'ambulanza.

La strada sopraelevata Aldo Moro è stata riaperta solo verso le 17, quando i lavoratori hanno deciso di andarsene in previsione della manifestazione per domani mattina. Poco dopo sull'autostrada A7 Serravalle-Genova è stato riaperto il tratto compreso tra l'allacciamento con la A10 Genova-Savona e Genova ovest verso Genova.

'Non vi faremo chiudere Ansaldo Energia' è il testo dello striscione che guida la testa del corteo. Insieme ad Ansaldo Energia, già in zona Campi e prima del ponte di Cornigliano, si sono uniti anche lavoratori di Acciaierie d'Italia (ex Ilva) e anche i ragazzi e le ragazze della Rete Studenti Medi.

"Sono soltanto parole vuote quelle scritte da Cassa Depositi e Prestiti nel documento inviato oggi - dichiara Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria -. Non c’è alcuna notizia positiva rispetto alla procedura di ricapitalizzazione: mancano elementi chiari e certi su quando verrà fatta e soprattutto sulla portata economica dell’intervento. È evidente che la preoccupazione, vista l’assoluta mancanza di chiarezza mostrata da CDP, cresce ancora di più. Inviare una lettera vuota di contenuti e piena solo di frasi di circostanza è stato anche mancare di rispetto non solo al futuro di tanti cittadini, lavoratori dell’azienda e dell’indotto, ma anche all’intera città".

"Non abbiamo avuto nemmeno l'impegno da Cdp della ricapitalizzazione, questo è molto grave", dichiara in corteo Christian Venzano, segretario generale Fim Cisl Liguria. "In più, abbiamo avuto una notizia negativa, la vecchia ricapitalizzazione prevedeva una ultima tranche da 50 milioni. In realtà ci sarà ma solo da 35 milioni. Vogliamo una risposta concreta, che la ricapitalizzazione ci sia. Siamo di fronte a una situazione paradossale dove Ansaldo Energia in cui l’azionista di maggioranza è il governo attraverso Cassa depositi e prestiti con l’88% si trova in grandissima difficoltà a causa del mancato impegno formale a ricapitalizzare e per la decisione dello stesso Governo che ha bloccato diverse commesse per la conversione di centrali da carbone a gas il cui via libera permetterebbe all’azienda di recuperare buona parte dello scarico delle ore annunciato da Ansaldo Energia per il 2023" spiega Venzano.

 

Il segretario generale della Fim Cisl Liguria e Andrea Capogreco, RSU Fim Cisl Liguria per Ansaldo Energia aggiungono: "Una vicenda che lascia senza parole perché non si riesce a capire per quale motivo il Governo e CDP non abbiano ancora riconosciuto la strategicità di questa azienda, speriamo che adesso arrivi un segnale chiaro da CDP e poi dal nuovo Governo per investire realmente nell’azienda senza fare strani scherzi  e che non pensino a eventuali spacchettamenti che sarebbero inaccettabili. Cassa Depositi e Prestiti deve fare il suo dovere come aveva annunciato, investendo le necessarie risorse per la ricapitalizzazione senza limitarsi alle briciole”, spiegano Christian Venzano, segretario generale Fim Cisl Liguria e Andrea Capogreco, RSU Fim Cisl Liguria per Ansaldo Energia".

Gli fa eco Igor Magni, segretario Cgil Liguria: "Siamo ancora in attesa di conoscere il futuro di lavoratrici e lavoratori di Ansaldo Energia. Parliamo di un'azienda che dovrebbe essere strategica per il nostro paese, ma in realtà manca oggi di prospettive certe e Genova non può continuare a vedere quello che resta del proprio tessuto industriale abbandonato a scelte sbagliate e a mancata progettualità. Parliamo della vita delle persone che vi lavorano oggi, ma anche di posti di lavoro qualificati per i nostri giovani domani. Questa deve essere la lotta di tutta la città".

La decisione di riunirsi e scioperare arriva dopo un incontro 'deludente', quello di martedì mattina tra i lavoratori di Ansaldo e il prefetto genovese Renato Franceschelli. A denunciarlo sono stati ieri gli stessi sindacati, che fotografano una situazione incerta, anche dopo la convocazione in Prefettura (LEGGI QUI)

"Hanno ragione i nostri sindacati quando dicono che Ansaldo Energia è un'azienda strategica non solo per il nostro territorio ma per l'intero Paese, ne siamo tutti convinti e ne è convinto anche l'azionista Cassa Deposito e Prestiti con cui siamo in costante contatto. In questo momento però sarebbe opportuno attendere l’insediamento del nuovo Governo e in quel momento saremo i primi, insieme a tutte le istituzioni del territorio profondamente convinte della necessità della sopravvivenza e del rilancio dell’azienda, a chiedere un confronto allargato alle parti sociali e a tutti gli attori coinvolti. Nel frattempo Cassa Deposito e Prestiti sta lavorando con il sistema bancario, che è quello che chiedono i sindacati, mentre il management sta perfezionando un piano industriale di cui Ansaldo ha bisogno". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in merito alla protesta dei lavoratori.

"La preoccupazione dei lavoratori è assolutamente legittima – ha aggiunto il presidente Toti -, credo tuttavia che la protesta non possa essere accompagnata da manifestazioni e gesti che ledono la libertà e la dignità del lavoro altrui. Bloccare la città in questo momento è qualcosa che va oltre l’esercizio del diritto di conoscere il proprio futuro perché in questa città lavorano anche altri cittadini".

Anche il sindaco di Genova Bucci ha commentato: "Il Comune è vicino ai lavoratori di Ansaldo Energia, un'azienda storica che rappresenta un'eccellenza per la nostra città. Esprimo la piena solidarietà ai lavoratori con l'auspicio che la situazione possa risolversi in tempi brevi e nel modo migliore. Saremo a fianco degli enti preposti per la salvaguardia della continuità occupazionale, convinti che vadano tutelati i diritti dei lavoratori e la permanenza dell'azienda sul territorio. Pur condividendo le preoccupazioni dei manifestanti non dobbiamo dimenticare che il blocco stradale sta procurando notevoli danni alla città. Auspichiamo un confronto costruttivo tra le parti senza dover ricorrere a manifestazioni estreme a danno di Genova". Conclude Bucci.