Cronaca

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Un omicidio passionale: è questa la pista che gli inquirenti starebbero seguendo per la morte della 43enne genovese Cristiana Consagra, scomparsa due settimane fa dalla casa di Genova Sturla che divideva con un pensionato di 71 anni, il cui corpo è stato ritrovato il sette febbraio sulle sponde del lago di Como, a Pradello. Proprio nella tarda serata di ieri, la conferma ufficiale della sua identità. A riconoscerla la madre e il fratello che si erano recati a Lecco e che disperati per sua sparizione avevano affidato le residue speranze di contattarla alla trasmissione Chi l??ha visto?. Che effettivamente si è rivelata utile ma soltanto per confermare la più tragica delle ipotesi, quella della sua morte.Una morte che adesso è al vaglio degli inquirenti che lavorano più sulla pista del delitto che non su quella del suicidio. Certo, l??acqua che l??autopsia ha trovato nei polmoni depone a favore di un annegamento, ma sono più che sospette quelle strane ferite, tagli al torace e alla tempia, entrambe nel lato sinistro del corpo, incompatibili con una caduta nel lago dalla superstrada che passa sopra e che la donna, che soffriva di turbe psichiche, avrebbe potuto scegliere per porre termine alla sua vita. Insomma, sarebbe stata percossa e gettata nel lago svenuta ma ancora viva. E allora i Carabinieri si stanno concentrando soprattutto sulle sue ultime ore di vita, da quando ha lasciato Genova, come ha detto al suo convivente, per andare a trovare un operaio quarantenne della zona che aveva conosciuto qualche tempo fa a Camogli e col quale aveva intrecciato una breve storia d??amore. Operaio che, secondo le pochissime voci che trapelano dalla Caserma di Lecco, non sarebbe stato ancora possibile rintracciare. E allora, forse, lo snodo vero di questo giallo, sta tutto qua.(Dario Vassallo)