Cronaca

1 minuto e 40 secondi di lettura
Il sostituto procuratore generale della Cassazione, Francesco Iacoviello, ha chiesto alla VI Sezione penale di assolvere l'ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro, dall'accusa di istigazione alla falsa testimonianza per la quale era stato condannato a un anno e 4 mesi di reclusione nell'ambito di uno dei filoni processuali scaturiti dai fatti del G8 di Genova. Il Pg ha chiesto anche l'assoluzione dell'ex capo della Digos di Genova, Spartaco Mortola. In pratica il Pg Iacoviello ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza emessa il 17 giugno 2010 dalla Corte di appello di Genova che aveva ribaltato il verdetto di assoluzione emesso in primo grado. De Gennaro e Mortola hanno scelto il rito abbreviato e per questo il loro procedimento è il primo, di quelli sul G8, ad approdare in Cassazione anche se è quello 'nato' per ultimo. Per quanto riguarda la falsa testimonianza, De Gennaro e Mortola sono accusati di aver fatto pressioni sull'allora questore di Genova, Francesco Colucci, per fargli ritrattare precedenti dichiarazioni nelle quali attribuiva la responsabilità degli ordini a una catena di comando che partiva dal Viminale, cioé da De Gennaro. Ad avviso del Pg la sentenza di appello "fa numerosi salti di corsia logica e non spiega per quale motivo sia rilevante la falsa testimonianza di De Gennaro ai fini di sviare il convincimento dei giudici e nel caso di Mortola poi, la sentenza di condanna non descrive nemmeno quale è stata la condotta materiale contestata all'imputato". Iacoviello, nella sua requisitoria, ha premesso di non volersi "occupare del fatto in sé: a Genova stava succedendo il finimondo, c'erano stati pestaggi, c'era stata la morte di Giuliani mentre noi ci stiamo occupando solo di capire chi ha chiamato l'addetto stampa Sgalla". In pratica secondo il rappresentante della Procura della Cassazione le accuse a De Gennaro, che attualmente dirige il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, e a Mortola, ora capo della Polizia ferroviaria di Torino dopo la nomina a questore, non sono chiaramente specificate e non hanno rilevanza.