Cronaca

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Con l'interrogatorio di ieri sono salite a oltre venti le ore di in cui Luca Delfino, indagato per l'omicidio dell'ex fidanzata Luciana Biggi, uccisa nei vicoli di Genova la notte tra il 27 ed il 28 aprile, è stato tenuto sotto torchio dagli inquirenti, ma l'accusato continua a proclamarsi innocente e ai cronisti, all'uscita del palazzo di giustizia, dice: Spero che finisca presto questo incubo, spero che trovino il vero colpevole dell'omicidio di Luciana. Devono cercarlo altrove. Non sono io. Siamo soddisfatti. Il mio cliente ha dato la sua versione dei fatti senza esitazioni, senza incertezze. E' chiaro che gli inquirenti non sono convinti, hanno i loro dubbi, ha detto il legale di Delfino, l'avvocato Riccardo Lamonaca, al termine delle quattro ore di interrogatorio di oggi pomeriggio, iniziato intorno alle 15 e conclusosi poco prima delle 20, con una pausa per la verbalizzazione. Non è stato fissato un nuovo interrogatorio, e se non dovessero emergere nuovi fatti, la sensazione dell'avvocato Lamonaca è che si vada verso un processo indiziario. Da valutare, una volta in possesso degli atti, se da celebrare con rito abbreviato o in corte d'assise. Secondo quanto spiegato dal legale, nell'interrogatorio di oggi non sarebbero stati contestati dati tecnici, come i risultati delle prove dell'esame del Dna o di quello autoptico, orari specifici, o il contenuto dei filmati delle telecamere. Gran parte delle domande si sarebbero focalizzate sulle ore che hanno seguito l'uscita di Luca Delfino e Luciana Biggi dal Mascherona caffé, snodo cruciale della vicenda, momento in cui l'indagato ha detto agli inquirenti di aver lasciato la sua ex fidanzata per intrattenersi a parlare con alcune persone per una quindicina di minuti. Proprio in quei minuti infatti la donna veniva uccisa, a pochi metri di distanza, in vico San Bernardo. (Ansa)