Cronaca
Restano in carcere due egiziani accusati di omicidio
36 secondi di lettura
I due egiziani arrestati tre giorni fa hanno negato di aver concorso nell'accoltellamento di un romeno avvenuto il 9 ottobre scorso a Sampierdarena. Sottoposti a interrogatorio di garanzia davanti al gip Silvia Carpanini, i due sono accusati di tentato omicidio in concorso con altri due egiziani, di 20 e 21 anni, arrestati subito dopo il fatto. Gli indagati, di 20 e 36 anni, difesi dall'avvocato Raffaella Multedo, per ora restano in carcere. L'episodio era avvenuto sul Lungomare Canepa dove pare che il romeno, di 43 anni, fosse stato avvicinato da alcuni egiziani, forse per una punizione punitiva. Pare, infatti, che al mattino l'uomo avesse litigato con il padre di uno di loro, titolare di un kebab, che non gli avrebbe voluto servire da bere.
Ultime notizie
- Premi di produzione bloccati al Galliera, Cisl FP Liguria: "A rimetterci sono sempre i lavoratori"
- Femminicidio alla Spezia, l'assessore Ferro: "Servono azioni più incisive"
- Ex Ilva di Genova tra forno elettrico e opzione divorzio da Taranto: ecco cosa può succedere
- Sampdoria, visite mediche di Narro. E pressing su Pafundi
- Furto di bagagli da seimila euro a turista americano in treno: tre denunciati
- È morto Massimo Leopizzi: storico capo ultrà del Genoa
IL COMMENTO
Genova ostaggio dei traghetti, traffico e aria irrespirabile: fate qualcosa
Un dehors anche per Verdi con i “Falstaff” in piazza Soziglia