Cronaca

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C'è attesa per l' incontro di oggi a Roma, alle 15 al ministero di Grazia e Giustizia, tra la coppia genovese affidataria di Maria e il sottosegretario Daniela Melchiorre, che si è offerta come mediatrice per risolvere il caso. La bambina bielorussa, di 10 anni, è nascosta ormai da nove giorni dalla famiglia italiana che non vuole farla tornare in patria dove avrebbe subito violenze sessuali. A sperare in una soluzione del caso sono sia i genitori affidatari, Alessandro Giusto e Maria Chiara Bornacin, sia l'ambasciatore bielorusso, Alexey Skripko, che però ribadisce di volere la riconsegna immediata della bambina e il ripristino della legalità. L'ambasciatore ha assicurato inoltre che Maria, una volta in patria, non sarà più ricoverata nell'orfanotrofio di Vileika, ma nella Casa del Bambino, a Barys. In merito poi all'annuncio del video sonoro di Maria da parte della famiglia genovese come prova che Maria è viva e sta bene, Skripko ha espresso perplessità per la privacy della bambina, nel caso venissero diffuse le immagini del suo volto da televisioni e giornali. Come è già avvenuto -ha stigmatizzato- per i bambini bielorussi partiti alcuni giorni fa da Genova. Come prova invece che Maria stava bene ed era serena nell'orfanotrofio di Vileika, sono state inviate in Italia dallo stesso istituto alcuni suoi disegni e scritti: schizzi di gattini e cuccioli di cane sorridenti e un variopinto albero di Natale, e pensierini che descrivono la Primavera e il Sole. Sull' incontro di domani, mamma Bornacin è molto fiduciosa. Noi speriamo -ha detto- che possa essere l'inizio di un vero dialogo che purtroppo finora non c' è stato. Confidiamo infatti -ha auspicato- di incontrare persone che possano aiutarci per una vera mediazione, in modo da tutelare anche gli interessi di tutti gli altri bambini bielorussi, che non devono perdere neppure un momento assieme alle loro famiglie italiane. (Ansa)