Sabato e domenica si rinnova l’annuale appuntamento con il raduno di Vivere La Vela “Trofeo Carso Mosconi”, giunto all’ottava edizione. Cornice dell'evento la cittadina di Porto Venere. Nella scorsa edizione del Trofeo 14 barche, per un totale di 120 partecipanti, si sono date battaglia per vincere il titolo. Ogni anno viene definito un tema che funge da filo conduttore per gli equipaggi, che dovranno non solo dimostrare grande abilità velica, ma anche improvvisarsi artisti. Quest’anno la parola chiave è la sostenibilità ambientale: per questo ogni team sarà invitato a proporre un tema all’insegna del rispetto della natura ed “eco-friendly”, creando un vero e proprio evento in maschera, che parteciperà alla premiazione finale per la coreografia più innovativa e particolare. La sera del sabato si terrà la festa di premiazione con la consegna del trofeo presso lo Yatch Club di Marina di Fezzano. “Oltre che passare un weekend di divertimento e relax” – spiega Claudio Mosconi, titolare dell’Associazione – Vivere la Vela si propone di accrescere l’interesse verso questo sport ancora troppo poco conosciuto e mostrarne gli aspetti positivi che lo contraddistinguono come l’eco sostenibilità, che si riflette negli sprechi minimi di acqua a bordo e nell’utilizzo centellinato del carburante”.
Sport
Nel week end a Porto Venere il Trofeo Mosconi
1 minuto e 8 secondi di lettura
Sponsorizzate
Venerdì 19 Settembre 2025
A Genova Bolzaneto apre un nuovo punto vendita Ekom
Ultime notizie
- Sampdoria-Pescara, contestazione dei tifosi alla proprietà. Riecco Coda
-
Stranieri non accompagnati a Genova, successo per il progetto di inclusione di Defence for Children
-
Fiona, 7 anni e in salute: perché il cane Linneo è sparito da Blanca
- Case di comunità, al via lo spot. Ecco quali saranno i servizi
- Confcommercio contraria alle domeniche pedonali proposte dal Comune: "Decisione calata dall'alto"
- Genova sotto la furia della Tramontana: alberi caduti su auto a Monte Fasce e Pra'
IL COMMENTO
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?