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Malesani aveva chiesto tempo, ma gli sono bastati sette giorni per trasformare il suo Genoa. Un po’ così così con l’Atalanta con critiche piovute da dentro e fuori,  i rossoblu’ fanno quadrato e vincono in modo meritato a Roma con la Lazio. Un due a uno esaltante, costruito in rimonta nella ripresa, dopo un primo tempo giocato discretamente in cui la squadra ha sciupato molto, ma ha anche rischiato di compromettere il match dopo la rete dell’ex Sculli. Malesani un po’ per necessità, un po’ per scelta inserisce Dainelli al posto di Bovo, conferma Antonelli, lancia dal primo minuto Seymour e Caracciolo. Ma soprattutto nell’intervallo decide di togliere Constant e di lanciare Jorquera che sarà decisivo. La Lazio si affida subito a Cisse e Klose, appoggiati da Hernanes e Sculli mentre in difesa gioca Lulic al posto di Zauri. Il match è subito divertente, aperto con azioni veloci da una parte e dall’altra. Gia’ al 1’ Constant ha una buona opportunità ma cicca il pallone a pochi metri dal portiere Marchetti. Poco dopo i padroni di casa replicano con un colpo di testa di Klose che finisce fuori da ottima posizione. I fuochi d’artificio continuano senza tregua: i rossoblu’ affrontano l’avversario a viso aperto e Veloso ispira al 10’ Palacio che con un pallonetto salta Marchetti, ma non trova la porta. E’ l’unico errore dell’argentino come sempre sublime. Un errore pagato a caro prezzo perché sul ribaltamento di fronte la Lazio passa: Klose va via a Kaladze, mette un pallone in mezzo sul quale si avventa Sculli che anticipa Mesto e batte Frey. Sculli non esulta per rispetto al suo lungo passato al Grifone. La reazione del Genoa è rabbioso e dopo un batti e ribatti la palla finisce sui piedi ancora di Constant che da buona posizione spedisce sull’esterno della rete. Non c’è un attimo di tregua e su un ribaltamento di fronte è Cisse ad avere la palla del due a zero ma all’altezza del dischetto di rigore spara a lato. Malesani perde pure Mesto, sospetta lesione al bicipite femorale destro verra' valutato domani, e così getta nella mischia il lungo Granqvist spostando Dainelli sulla fascia che farà benissimo, come lo svedese imbattibile sui palloni alti. La partita nell’ultimo quarto d’ora rallenta sempre di piu’ i ritmi e l’unica occasione la crea Placio con un tiro al volo alto. Nell’intervallo Malesani decide di affidarsi ad un altro cileno: Jorquera, trequartista prelevato dal Colo Colo. Il ragazzo illumina il Genoa. Per la cronaca l’inizio di ripresa è tutto biancoceleste con Dainelli e compagni un po’ schiacciati, ma al 55’ si accende la luce: Jorquera salta un avversario, difende il pallone poco oltre la metà campo e lancia Palacio che con un taglio perfetto si presenta davanti a Marchetti che stavolta non ha scampo. Un gol pregevole. La Lazio subisce il colpo e poco dopo Caracciolo si fa vedere con un allungo che spiazza la difesa, il suo assist per Veloso è ottimo, ma la conclusione del portoghese è debole. C’è poi uno scontro terribile tra Biava e Ledesma. L’ex genoano ha la peggio e dopo tre minuti esce dal campo per Diakite. Alla lazio la scossa prova a darla Brocchi che si fa trenta metri indisturbato e conclude appena fuori. Malesani toglie Caracciolo e mette Pratto che porta freschezza. Così sempre sotto ai colpi di Jorquesa sorretto da Veloso, arriva il 2-1 siglato da Kucka che deposita in rete la sfera dopo una cavalcata irresistibile.  Il Genoa mette in banca il risultato ad effetto. Il resto lo fa Frey che smanaccia alla grande un tiro deviato da Antonelli e al sesto minuto di recupero Diakite spedisce alto un colpo di testa. Giusto così, il Genoa conquista l’Olimpico e forse cancella lo scetticismo che lo aveva accompagnato fin qui. Malesani non a caso dedica la vittoria a Preziosi.