Cronaca

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Sarà un nuovo sondaggio, molto articolato e con domande più indirizzate a giudicare che cosa ha fatto o non ha fatto la giunta comunale di Genova, a decidere se Marta Vincenzi parteciperà alle primarie per la scelta del candidato sindaco. Su questo tema la riunione che si è svolta alcune sere fa a Palazzo Tursi tra i massimi dirigenti del Pd, il segretario regionale Lorenzo Basso e quello provinciale Victor Rasetto con il sindaco in carica. Il sondaggio, insomma, non dovrebbe ridursi a un semplicistico quiz: vi piace la Vincenzi? Sì o no. Ma avrà domande che spazieranno  dal lavoro complessivo degli assessori in questi cinque anni, ad alcune decisioni strategiche prese dalla giunta Vincenzi: nuovo piano regolatore, ciclo dei rifiuti, gronda autostradale, waterfront, metrovia in Val Bisagno, moschea al Lagaccio, traffico e trasporto urbano. Il sondaggio, sul quale sarebbero tutti d'accordo, servirebbe a togliere dall'impasse in cui si è  cacciato il Pd genovese, ormai stretto in una morsa ingestibile tra la Vincenzi e Roberta Pinotti che si è candidata a sfidare l'avversaria di partito nelle prossime primarie. Un terzo candidato di area bersaniana? Non si trova: l'ipotesi di Francesca Balzani che piacerebbe a molti per ora è scartata soprattutto perché se la Balzani dovesse lasciare la sua poltrona europea entrerebbe al suo posto  l'ex presidente del Parco delle Cinqueterre, Bonanini nel pieno di una complessa e scottante vicenda giudiziaria non ancora conclusa. Movimento che diventerebbe molto imbarazzante per il Pd in piena campagna elettorale, in un momento in cui l'affaire Penati scoperchia situazioni compromettenti per il più importante partito della sinistra.