C'è attesa per il rientro in Italia di Luca Boero, 42 anni, il bodyguard genovese arrestato e poi liberato venerdì assieme ad altri due italiani dai ribelli in Libia dalla prigione di Abu Salim teatro di numerose violenze. "Eravamo a Ben Guerdane ai confini con la Tunisia e siamo stati presi dai militari del regime - ha raccontato - ci hanno picchiato e legato e ci hanno chiuso in stanzine. Ci chiedevano se eravamo spie, agenti segretum per chi lavoravamo, abbiamo avuto paura. Cosa facevamo? Lo diremo in Italia". Boero, padre di un bimbo di 8 anni, è molto conosciuto a Genova per la sua attività di bodyguard nelle discoteche del capoluogo ligure. Esperto di arti marziali, è stato reparti speciali dell'Esercito e ha lavorato cnhe per la Ibsa la stessa società di sicurezza e formazione della quale aveva fatto parte anche Fabrizio Quattrocchi.
Cronaca
Contractor genovese torturato in Libia, attesa per il rientro
46 secondi di lettura
Ultime notizie
- Sampdoria, Tutino tra mercato e riconferma. E Fredberg si presenta
- Genoa, addio a Spalazzi iconico portiere - kamikaze
- Inchiesta a Genova, proroga di sei mesi per l'analisi dei telefoni
- Tour de France, Pogacar dedica la sua vittoria al 19enne Privitera
- Detenuto aggredisce con calci e pugni tre poliziotti penitenziari a Marassi
- Msc rinuncia ad acquisire Moby, ora dubbi sul suo futuro
IL COMMENTO
Ex Ilva: Cornigliano ha già dato molto, almeno possa pronunciarsi sul piano
L’incubo dell’acciaio che torna a Genova: tra promesse, dubbi e incertezze