Cronaca
Ma le Province non bastano
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Dopo la presentazione di una manovra che abolisce le Province al di sotto dei 300 mila abitanti i presidenti di Savona e Imperia chiedono di poter decidere con chi “accorparsi”: meglio Cuneo, dicono provocatoriamente, che Genova. E invocano un referendum popolare. Torna così sul tavolo, in pieno agosto, un tema che Primocanale ha affrontato da tempo: la razionalizzazione e la semplificazione di enti e istituzioni, non solo le Province ma anche le Camere di Commercio e associazioni private come quelle degli industriali. Solo facendo massa critica, alleggerendo i costi della burocrazia e aumentando contemporaneamente la propria forza di rappresentanza i territori alle ali di Genova, La Spezia. Imperia e Savona, riusciranno a riequilibrare la vocazione genovacentrica di questa regione. Se molti criticano, con motivo, la pesantezza di una manovra che cade sulle teste degli italiani a Ferragosto sulla spinta di un’emergenza economica e finanziaria che non concede dilazioni, c’è almeno un aspetto positivo in quello che sta accadendo in questi giorni: alcune decisioni saranno prese. Il sistema delle Province, su cui si dibatte da anni, è dichiarato ufficialmente in crisi: è un punto di non ritorno e l’occasione per affrontare finalmente il problema, allargando l’orizzonte.
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