Cronaca

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Approvata dalla Regione la nuova direttiva alle aziende per la riduzione delle strutture complesse amministrative. La Giunta ha fissato cioé dei criteri a cui le Asl si devono attenere su come si deve rimodulare l'organigramma aziendale per le parti non cliniche, per ridurre il numero delle strutture amministrative. "La nostra direttiva - spiega l'assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo - recepisce gli indirizzi di contenimento degli assetti amministrativi già approvati dal Consiglio regionale a cui si uniscono le più recenti normative nazionali in materia di riduzione della spesa pubblica e pone a tutte le aziende dei tetti che dovranno essere rispettati". La riorganizzazione dovrà essere presentata dalle aziende sanitarie entro la fine del 2011. Per il bilancio, personale, affari generali e legali, relazioni esterne, provveditorato ed economato, ufficio relazioni con il pubblico, pianificazione, programmazione e controllo non potranno esserci più di 9 strutture complesse per azienda, con la precisazione però che le aziende più piccole dovranno avere tetti inferiori. Sarà ammessa non più di una struttura complessa per Asl nell'area dei servizi tecnici edili e impiantistici e non più di 1 nell'area dell'ingegneria clinica e nell'area dei servizi informatici.(