Cronaca

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"Una città più grande e con minori squilibri", che, "nei limiti del territorio, carente di spazi da destinare a investimenti produttivi e ha evidenti difficoltà di carattere logistico", sappia "puntare al recupero delle aree degradate, favorendo nuovi insediamenti, capaci di creare occupazione". E' la Genova descritta dalla sindaco Marta Vincenzi e come è immaginata nel Piano Urbanistico Comunale preliminare, che è stato elaborato. Intervenendo a un incontro nell'ambito dell' Assemblea di Coop Liguria, la Vincenzi ha ribadito che il Piano va sottoposto "alla valutazione della città"; in esso sono raccolte "proposte concrete di sviluppo, da attuare in un arco di tempo breve, non oltre i prossimi dieci anni". Per il sindaco bisogna "sostenere l'industria, la ricerca, le attività produttive, la portualità e il turismo, con scelte sostenibili, che migliorino la vivibilità delle aree residenziali". Per invertire la rotta, "età anagrafica sempre più avanzata, emigrazione dei giovani verso altre città, incapacità del settore produttivo di integrare gli immigrati", va migliorato "il tessuto sociale", bisogna aprirsi a una dimensione internazionale".