Sono stati confermati dai giudici della corte d'appello di Genova i 14 anni e mezzo di reclusione per Alexander Azarov, il russo accusato di aver ucciso la cugina Natalia Proshina, di 43 anni, strangolandola con il guinzaglio del cane. Il cadavere fu trovato il 17 dicembre 2009 in un boschetto, nei pressi del casello autostradale di Rapallo e del vicino campo da golf. La conferma della pena di primo grado, inflitta con rito abbreviato a Chiavari, era stata chiesta dal pg Luigi Cavedini Lenuzza. La donna era scomparsa il 4 dicembre 2009 e ben presto era stato indagato Azarov il quale aveva poi confessato l'omicidio facendo ritrovare il corpo della cugina. Avrebbe riferito di avere ucciso la donna perché stanco dei continui rimproveri di tipo familiare.
Cronaca
Uccise cugina, confermata condanna
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