Quando la Lazio accende il turbo scende il sipario sulla partita. E dopo un primo tempo all’insegna dell’equilibrio, l’uno –due biancoceleste firmato da Rocchi ed Hernanes mette la parola fine sul match. La squadra di Reja chiude sul 4-2 e tiene aperta la porta sull’obiettivo Champions, per il Genoa una vetrina soprattutto per quei giocatori, come Boselli, che fino a questo momento era stati poco impiegati. Riavvolgiamo il nastro e iniziamo il racconto della partita da un primo tempo da ricordare soltanto per i due gol. Al 7’ Ledesma calcia dalla bandierina, Biava svetta più in alto di tutti e non sbaglia. Il Genoa reagisce. La giocata di Boselli è importante, la parata di Muslera pure: Palacio non può sbagliare. Il resto è soprattutto un confronto a centrocampo. L’avvio della ripresa è frizzante. Ci prova Rocchi dal limite, Muslera respinge su Kucka e poi la Lazio effettua il sorpasso dopo un tentativo di Palacio. L’azione riparte subito e Rocchi segna facilmente davanti ad Eduardo. Il tris di Hernanes con un preciso colpo di testa, 180” dopo, è l’epilogo del match. Le ultime reti, ancora di Hernanes dopo una bella giocata di Zarate e Floro Flores sugli sviluppi di un tiro di Criscito, sono soltanto un regalo per le statistiche.
Sport
Il Genoa perde a Roma con la Lazio, finisce 4-2
1 minuto e 7 secondi di lettura
Ultime notizie
- Tonno dall’Ecuador 'farcito' di coca: procura vuole 8 anni per Sciotto
- Rolli imbrattati, anche per il Riesame non fu devastazione: per 13 manifestanti obbligo di dimora
-
Le sfide per la tutela del servizio sanitario pubblico
-
Il medico risponde - Menopausa, i miti da sfatare
-
Il genovese a Bruxelles: "Più opportunità, attenzione alla famiglia ma prezzi case folli"
- Autonomia, la firma tra Bucci e Calderoli: quattro le materie su cui avere più potere
10° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Luigi Leone
Lunedì 17 Novembre 2025
-
Mario Paternostro
Domenica 16 Novembre 2025
leggi tutti i commentiDemografia, in Liguria e in Italia tema di sola propaganda politica
“San Marcellino” compie ottant’anni e continua a “aprire porte” agli ultimi