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Dramma al Giro d'Italia. Il ciclista belga Wouter Weylandt è morto dopo la  caduta nella discesa del Bocco, durante la tappa Reggio Emilia-Rapallo. Una dinamica che non è ancora completamente chiara ma Il corridore della Leopard-Trek subito prima di un tornante avrebbe urtato con il pedale sinistro contro un muretto, facendo un volo di venti metri contro l’asfalto.  E’ rimasto immobile a terra, gli sono stati praticati due massaggi cardiaci per oltre quaranta minuti e gli hanno sommistrato punture di adrenalina ma senza successo. Una situazione resa ancora più complicata dal fatto che in quella zona non prendevano i telefoni cellulari ed è stato necessario un appello in tlevisione per chiedere soccorsi. La famiglia del ciclista è stata avvertita, in particolare la moglie, che era fuori casa; proprio per questo i compagni di squadra, in lacrime, per qualche minuto hanno chiesto di non diffondere la notizia. E in serata il team manager della società parlerà con la squadra e toccherà a loro decidere se proseguire il Giro d'Italia oppure no. 

Ore 18

Claudio Montaldo, assessore alla Salute della Regione Liguria, ha seguito al telefono minuto per minuto con il direttore del 118 Francesco  Bermano  e gli operatori del 118 la tragica sequenza di notizie provenienti dall’entroterra chiavarese. 

“Come riconosciuto dal direttore del Giro d’Italia Angelo Zomegnan,   l’intervento del 118 regionale nel difficile tentativo  di soccorrere, insieme con la direzione sanitaria della corsa rosa, il corridore belga Wouter Weylandt, è stato immediato, purtroppo, di fronte alle condizioni del ragazzo, non è servito a nulla”.

La notizia è arrivata direttamente al centro di coordinamento di Rapallo di cui facevano parte anche il 118 e i vigili del fuoco”, spiega Montaldo.
“ Dal centro di Rapallo, alle 16,22, è partita subito l’allerta della centrale operativa all’ambulanza che si trovava in località Monte Moggio e dell’elicottero con a bordo un medico cardiologo e un infermiere già al corrente dell’incidente  e pronti , in quanto stavano seguendo la diretta televisiva della corsa
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Sette minuti dopo – prosegue l’assessore regionale2 l’elicottero è decollato dalla base di Sestri Ponente e, con qualche difficoltà per via dei molti cavi aerei, è poi atterrato su un prato dove sono scesi i sanitari che hanno raggiunto il luogo dell’incidente, distante 300 metri.  Il corridore gravemente ferito è stato immediatamente  trattato dal rianimatore con le procedure previste in questi casi, anche se le condizioni di Wylandt apparivano gravissime”. 
 

ORE 19

Siamo senza parole": così il presidente della Federazione ciclistica belga, Tom Van Damme, ha commentato la morte di Wouter Weylandt al Giro d'Italia. "Il ciclismo belga è piombato in un lutto profondo - ha aggiunto - e il mio pensiero in questo momento va alla famiglia che deve avere molto coraggio".