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Senza calcoli piu’ o meno avvelenati, se non quelli del cuore e della rabbia accumulata negli anni. Così il Genoa ha battuto il Brescia per 3-0 spingendo verso la serie B il nemico Beppe Iachini. Contro il tecnico che per due volte fu protagonista contro i sogni promozione dei rossoblu’, Rossi e compagni consumano l’ annunciata vendetta sportiva con tutto lo stadio che alla fine intona mimando col gesto delle mani come un’onda incontenibile: “ciao Iachini ciao”. Ballardini con questo successo e i 42 punti ottenuti, porta  a termine la sua missione e ora aspetta l’appuntamento con il presidente Preziosi per conoscere il suo futuro.

Tra il Genoa, che recupera Milanetto e Kucka e il Brescia succede tutto nella ripresa dopo che nella prima frazione era stata la formazione lombarda a fare di piu’ mossa dalla disperazione. In pochi minuti Zebina va via in slalom ed è bravo Eduardo ad opporsi  al francese e poco dopo un cross in area, viene colpito di testa da Caracciolo, ma stavolta il portiere portoghese si salva grazie alla traversa. L’avvio scuote un Genoa sonnacchioso e troppo arretrato, ma che in tutta la prima frazione combina poco svegliando solo negli ultimi venti minuti soprattutto con Floro Flores che spara alto da buona posizione. C’è anche qualche parata di Arcari che pero’ non suda piu’ di tanto come Zebina, Bega e Zoboli che fanno buona guardia.

Nel secondo tempo c’è un altro Genoa anche perché entra Antonelli al posto di un Kucka non al meglio e c’è un Palacio che trascina i compagni all’attacco. E e’ in contropiede che arriva alla svolta: Palacio va via sulla destra e mette in mezzo un pallone che Rafinha, tutto solo in area, di testa mette in rete. Poco dopo arriva il Ko con Palacio che vince un rimpallo e con un tiro cross a poco dalla porta trova un piede di Berardi, da poco entrato, che segna un autogol. Sul 2-0 Iachini, beccato pesantemente dal pubblico, si arrende soprattutto alle parate di Eduardo che si supera in almeno tre circostanze, soprattutto su una punizione di Diamanti. E così con tanto spazio a disposizione è Antonelli sempre imbeccato da Palacio, a trovare il suo primo gol con la maglia rossoblu’, proprio sotto al nord dove il fratello prende spesso posto essendo tifosissimo del Genoa. Per Iachini una domenica da dimenticare, per i genoani da ricordare. Il calcio a volte è galantuomo, come il tempo.